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donlorenzo

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Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà.

Si potrebbe anche non imparare niente… ma la pandemia potrebbe insegnarci che ci diamo troppo da fare per un cibo che non dura. Poi c’è il passo successivo: credere che Gesù davvero ce ne dà uno che rimane per la vita eterna!
dL

Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.

Buio, mare agitato, forte vento… ci sono situazioni nella vita in cui sentiamo “il diritto” di aver paura. E invece no! «Sono io, non abbiate paura!» Se credi in Gesù la paura non ha nessun diritto!
dL

Se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.

La consequenzialità non è molto argomentata e sarebbe bello approfondire questa dinamica. In ogni caso è affermato in maniera inequivocabile il nesso tra il camminare nella luce e l’essere in comunione.
dL

Vi era da tempo in città un tale di nome Simone, che praticava la magia e faceva strabiliare gli abitanti della Samaria, spacciandosi per un grande personaggio. A lui prestavano attenzione tutti, piccoli e grandi, e dicevano: «Costui è la potenza di Dio, quella che è chiamata Grande». Gli prestavano attenzione, perché per molto tempo li aveva stupiti con le sue magie.

Stupire, avere l’attenzione, strabiliare… questo è ciò che Simone vuole ottenere, disposto a pagare! Ma il vangelo non si diffonde così! Infatti “quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio”. (1Cor 1,28-29)
dL

Filippo, sceso in una città della Samaria, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva.

Imploriamo il Signore (e mettiamo tutto il nostro impegno!) perché anche oggi parole e gesti parlino davvero… e dicano la stessa cosa!
dL

Seguiamo tutti trepidanti il conto alla rovescia per la “fase due” (che per lo più ci lascerà nella stessa situazione di prima!). E c’è il partito di quelli “che non se ne può più” e il partito di quelli che “ci vuole la massima prudenza”. Sapete che persino la Curia ci ha chiesto di mandare un nostro parere su come organizzare la fase due? Sicuramente positivo che si cerchi un parere condiviso “dalla base”… ma che dobbiamo dire?! Certamente ci…

E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta.

Con una promessa così… la piccola sofferenza è già dimenticata!
dL

Quand’ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò e tutti furono colmati di Spirito Santo e proclamavano la parola di Dio con franchezza.

Sarebbe letteralmente un peccato pensare che una preghiera comunitaria così debba essere considerata una prerogativa quasi mitologica degli albori della Chiesa. Una preghiera che fa tremare la terra è la più potente arma della comunità cristiana!
dL

Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».

In un mondo in cui si ritiene non solo indiscutibile, ma vertice eticamente assoluto, il principio “ognuno la pensa come vuole… quindi tu fatti gli affari tuoi”, l’espressione “noi non possiamo tacere” è talmente stravolgente da rischiare di non essere nemmeno presa in considerazione. Ma se abbiamo incontrato il Risorto…
dL