Stavo scrivendo l’avviso per ricordare a tutti che domenica prossima è la prima del mese e mi sono reso conto che è anche la Giornata Diocesana Caritas e la Giornata Mondiale dei Poveri! Allora ho pensato che potevo anticipare a tutti questo passaggio del Messaggio di Papa Francesco:
La realtà virtuale prende il sopravvento sulla vita reale e avviene sempre più facilmente che si confondano i due mondi. I poveri diventano immagini che possono commuovere per qualche istante, ma quando si incontrano in carne e ossa per la strada allora subentrano il fastidio e l’emarginazione. La fretta, quotidiana compagna di vita, impedisce di fermarsi, di soccorrere e prendersi cura dell’altro. La parabola del buon samaritano (cfr Lc 10,25-37) non è un racconto del passato, interpella il presente di ognuno di noi. Delegare ad altri è facile; offrire del denaro perché altri facciano la carità è un gesto generoso; coinvolgersi in prima persona è la vocazione di ogni cristiano. (n. 4)
Direi che è sufficientemente chiaro! Domenica prossima non si tratta di “tirare fuori altri soldi” (magari pensando che così abbiamo fatto la nostra parte per “risolvere il problema”), ma di ritrovare quella che è la vocazione di ogni cristiano! Poter amare i fratelli “in carne e ossa” è la cosa più bella che ci può capitare nella vita!
I Volontari della Caritas ci mostreranno possibilità concrete per farlo!
don Lorenzo
Prima domenica del mese
Ci ricorderemo, mentre facciamo la spesa in settimana, di chi bussa alla nostra porta per chiedere aiuto? Porteremo del cibo all’altare nell’offertorio…
LE COLONNE DELLA FRATELLANZA
Il gruppo Nicodemo è andato questo lunedì in gita all’Abbazia di Chiaravalle della Colomba e a Vigoleno, borgo medioevale.
Ci sono diverse abbazie di Chiaravalle. Hanno tutte come madre l’abbazia di Clairvaux (Cistercium) in Francia. Hanno tutte la stessa pianta cruciforme con volte a botte e coro ligneo dietro l’altare. Le costruzioni, oggi si potrebbero dire ambientaliste, sono lontane dai centri abitati, esposte verso est/ovest per godere il massimo della luce. L’interno è semplice, con mattoni a vista. I campi attorno erano tutti coltivati dagli stessi monaci cistercensi. La stessa semplicità e povertà dell’edificio S. Benedetto l’imponeva ai suoi monaci. Accanto alla chiesa c’è sempre il chiostro e fa parte della struttura anche un refettorio. In quella visitata, ai quattro angoli del chiostro ci sono delle colonne legate insieme, chiamate le colonne della fratellanza, per ricordare ai monaci quale doveva essere il rapporto tra loro. Vigolego è circondata da alte mura merlate. Ha una storia militare fatta di battaglie, rappresaglie, operazioni di difesa, inganni. Nel piano nobile ci sono stanze colorate e un teatrino fra i più piccoli d’Europa.
Ciò che rende speciali queste gite non è soprattutto quello che si va a vedere, ma come le vivono gli anziani. Costoro vogliono vedere, capire, conoscere. Molti da anni si trascinano grossi pesi, vivono soli, camminano col bastone, ma amano la vita e colgono le occasioni che vengono loro date per continuare ad arricchirla. Si inebriano davanti alla bellezza della natura sia essa data da distese coltivate, gruppi boschivi, specchi d’acqua su cui ondeggiano barche, sfrecciano vele. Anche se a dieta, trasgrediscono volentieri davanti ai gustosi pasti che vengono loro preparati.
In pullman cantano le vecchie canzoni accompagnati dalla chitarra di don Giuseppe, ma pregano anche volentieri e si sentirebbero defraudati se non venisse celebrata la Messa. Anche se non si conoscono entrano subito in relazione, si scambiano piccoli favori e godono di ciò che hanno. Il passare degli anni ha forse insegnato loro a rendere grazie al Signore per tutto quello che dona e vivere nella serenità e nella gioia. Dalle gite si ritorna sempre rinvigoriti e il grazie va a suor Valeria che le organizza.
Sarebbe bello che questa maniera di vivere contagiasse anche altri.
Le colonne della fratellanza, che erano monito per i monaci circensi, speriamo che idealmente si ergano anche tra noi per creare una comunità pastorale coesa, aperta, gioiosa.
Nini Giuliani
PREGHIERE DEI FEDELI
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Padre buono.
Raccontate, presentate le prove, consigliatevi pure insieme Isaia ci riporta l’invito di Dio alla cura del dialogo e alla fiducia nell’ascoltarci gli uni gli altri: perché cresca nella nostra comunità la comunione e la stima reciproca. Ti preghiamo.
Intanto, dal punto in cui siamo arrivati, insieme procediamo Paolo comunica tantissimo affetto verso le persone della sua comunità: perché in ogni famiglia maturino la comprensione, la fiducia, la confidenza nel quotidiano stare insieme. Ti preghiamo.
Avete compreso tutte queste cose? Gesù domanda alla gente se si rende conto della profondità e urgenza del suo messaggio: per tutti gli insegnanti e gli educatori perché sveglino nel cuore dei più piccoli le domande vere della vita e li accompagnino con onestà a trovare le risposte. Ti preghiamo.
I poveri mangeranno e saranno saziati Il salmista sogna un mondo dove la generosità di ciascuno non lascia nessuno in disparte: per i nostri poveri perché sentano nei nostri gesti di solidarietà vero amore e vera compassione. Ti preghiamo.
Il vostro cuore viva per sempre Ecco la nostra preghiera per le vittime innocenti delle guerre in particolare i bambini: accogli in cielo tutti i defunti. Ti preghiamo.
Orari Messe “Santi e morti”
Mercoledì 1 come alla domenica
(martedì 31 Messe prefestive)
Giovedì 2
SMB 9.00 e 21.00
SGA 9.00 e 18.15
Catechismo
• Questa settimana non ci sono gli incontri di catechismo.
• Sabato 11 alle 14.30 incontro seconda Elementare con genitori!