“Ali”

Vincere o ringraziare

Mi pare che in questo momento della storia in modo particolare si sia insinuata nei nostri cuori la convinzione che per sconfiggere il male, per ristabilire la giustizia, per far progredire l’umanità verso il benessere… sia necessario vincere.
E probabilmente qualcuno avrà subito pensato, leggendo, che è ovvio, che è proprio così, che se perdi vince il nemico.
Il cammino di Quaresima, la Pasqua che stiamo per celebrare, la nostra fede cristiana ci dicono il contrario: Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio venuto sulla terra per salvare l’umanità è stato ucciso. Anzi, ha dato la vita per chi lo stava uccidendo e per ogni uomo venuto al mondo.
Chi vince ha il potere. Se lo è conquistato eliminando in vario modo i concorrenti o gli avversari. Ha il merito e non deve ringraziare nessuno.
Chi perde non possiede più ciò che ha perso, chi perde tutto non ha più nulla da perdere. E chi perde la vita è morto.
E invece no! Altrimenti che Pasqua celebriamo?! Gesù è risorto, il Padre non lo ha abbandonato e gli ha donato una vita che non può finire. Vita nuova che ha dato anche a chi lo segue ed è passato dalla morte alla vita nel Battesimo.
I cristiani vivono ringraziando perché non hanno da conquistare il mondo, ma lodano Dio perché per chi ha perso tutto, tutto è dono!
Chi perde donando vive ringraziando. Certo è che occorre rinunciare a vincere.
don Lorenzo

L’Oratorio del futuro

Se non ci sarà più un don a tempo pieno in oratorio, come faremo? Tra cinque anni come organizzeremo l’educazione nei nostri ambienti se i bambini che nascono sono sempre meno?
Come faremo ad affidare ai giovani le responsabilità in oratorio se la loro partecipazione è altalenante soprattutto nella crescita della fede? Domande serie. Domande a cui non serve sottrarsi facendo finta che tutto continuerà in maniera lineare!
Con determinazione e desiderio di condivisione il Consiglio dell’Oratorio si è lasciato interrogare da questi quesiti. Apparentemente sembrano delineare un “declino” nell’esperienza di fede per i più giovani o una stagione di “smantellamento” per l’intera comunità cristiana, ma in realtà semplicemente rivelano che siamo davanti ad un grande cambiamento. Quali risposte sono emerse? A dire il vero sono sgorgate altre domande: quali priorità nelle scelte educative? Come investire i nostri denari: sulle strutture che comunque vanno mantenute o sulle persone? Cosa sappiamo leggere della realtà che ci circonda? Don Bosco in una stagione di crisi educativa della chiesa si è lasciato ispirare e ha trovato strade nuove per quegli anni che, in un primo tempo sono state criticate poi hanno nel tempo convinto tutti fino a diventare “un metodo educativo potentissimo”. Nella storia della Chiesa lo Spirito Santo saprà suggerire anche ora santi che cavalcheranno questo cambiamento in atto! Restano uno spunto di riflessione fruttuoso le parole di papa Francesco che ci invita non più “ad occupare degli spazi” ma ad “accompagnare processi”. Grazie a tutte le persone di buona volontà che con le parole, il dialogo, il servizio porteranno il loro contributo a questo discernimento così delicato.
don Giuseppe

PREGHIERE DEI FEDELI

Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, Signore.

Egli scrisse sulle tavole le parole dell’alleanza, le dieci parole. Per il nostro papa Francesco, l’arcivescovo Mario e tutti coloro che Dio ha chiamato a guidare con Lui la sua Chiesa Universale, perché invochino Sapienza per ogni scelta pastorale in questo tempo di grandi cambiamenti. Ti preghiamo.
È in te la sorgente della Vita. Per coloro che sono chiamati ad essere padri, estendi su ciascuno la luce della fede di San Giuseppe, perché nei fatti e nelle parole possano dare buon esempio di vita. Ti preghiamo.
Dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. Per coloro che compiono viaggi in terre lontane cercando libertà e benessere, per i minori non accompagnati che affrontano fatiche sfibranti alla loro età: Dio proteggili ed esaudiscili. Ti preghiamo.
Se uno onora Dio, Egli lo ascolta. Perché nelle nostre famiglie cresca la preghiera e perché i nostri ragazzi della Cresima abbiano un buon incontro a San Siro nella gioia dello Spirito Santo. Ti preghiamo.
Credo, Signore. Per le famiglie di Lucia Lamera, Roberto Romani che hanno vissuto in questa settimana il dolore della morte e per tutti i defunti ..  Ti preghiamo.

Via Crucis cittadina con l’Arcivescovo

Mercoledì 22 marzo

  • 19.50 MM Pasteur
  • 20.45 Via Mar Nero
  • Via Crucis da S. Giovanni Bosco
    a Madonna dei poveri
  • Rientro in MM

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