“Ali”

Cuore

“Batticuore” per tutti i ragazzi della nostra Diocesi quest’estate! Dopo due estati con mascherine, “bolle” e distanziamenti… un fiume di ragazzi si è riversato negli oratori per godere la gioia dell’essere insieme!
E oggi è anche la festa liturgica del “Sacro Cuore di Gesù”. Devozioni ormai sorpassate… prendono forme nuove per la loro verità profonda e intramontabile!
Centinaia di migliaia di ragazzi indossano magliette che sfoggiano forme variegate di un cuore pulsante. E certamente è importante considerare tutte le emozioni che vengono dal cuore… eppur sempre di cuore si tratta! E “far le cose col cuore” è ancora la cosa più importante della vita, “andare al cuore” delle cose è l’unico modo per non essere burattini! “Ci sta a cuore” l’educazione dei ragazzi e tante persone “di cuore” ci stanno aiutando per questo!
Anche quest’anno è molto probabile che quanto stanno vivendo i ragazzi in oratorio sia straordinariamente importante per tutti noi adulti!
E se pensassimo davvero al cuore di Gesù?! Ebbe un cuore di carne che batteva e funzionava come il nostro, perché noi imparassimo ad avere un cuore come il suo: un cuore che ha a cuore tutta l’umanità! Nel quale tutti possono sentirsi a casa e sanno di essere unici e amati… Grazie, ragazzi, perché guardando a voi riscopriamo di essere tutti nel cuore di Gesù!
don Lorenzo

TU SEI FELICE?

Si va dalle richieste più immediate.. tipo: “don posso andare a lavarmi la faccia?” e un musetto di bimba impiastricciato di nutella mi riempie gli occhi di buon umore; alle domande più impegnative.. tipo: “don posso cambiare squadra?” e un ragazzone, chiaramente desideroso di stare vicino alla sua nuova amica, mi riempie il cuore di tenerezza. Domande. Se ogni giorno dovessi contare le domande che i bambini mi rivolgono, credo arriverei a oltre il migliaio! Non scherzo. La domanda è un approccio, un inizio di conversazione, un invito a guardarsi negli occhi. Lasciarle cadere o non considerarle è un vero peccato. Come una mancanza terribile di ascolto. Ogni giorno in oratorio una trentina di adolescenti comincia la giornata ponendo al proprio piccolo gruppo di bambini/ragazzi, una domanda. È il momento che amo di più. Poi ci si ascolta: vederli in piccoli cerchi seduti sull’asfalto è uno spettacolo. Le domande aprono strade nuove, offrono occasioni di crescita, restituiscono l’intensità alla relazione. Ora anch’io ho una domanda. Per te che stai leggendo l’articolo di Ali. “Tu sei felice?”.
don Giuseppe

L’oratorio, di per sé, è energico e pieno di giochi e divertimento ma cosa sarebbe senza le gite?
Le gite sono le occasioni perfette per stare con i propri amici facendo nuove esperienze.
“Gli scivoli erano divertenti e ti davano una scarica di adrenalina pazzesca” è stato uno dei commenti di alcuni bambini che hanno partecipato alla gita nel parco acquatico “Acquaworld”, conosciuto come uno dei pochi parchi acquatici aperti d’inverno essendo al chiuso. Molti bambini, ragazzi e animatori hanno avuto la possibilità di fare gli scivoli in compagnia di amici grazie ai gommoni a due posti oppure di divertirsi in piscina con le onde. Inoltre, le vasche idromassaggio e il percorso con la corrente, erano il momento perfetto per rilassarsi rimanendo in acqua e in compagnia. Ovviamente, ci furono alcuni piccoli problemi durante la giornata come il caldo insopportabile all’interno del parco oppure il caos dei braccialetti ma siamo riusciti comunque a divertirci.
In montagna, invece, abbiamo provato delle emozioni diverse: “La gita è stata faticosa ma ugualmente bellissima” ha detto una ragazza dei blu come molti altri bambini di altre squadre. Il paesaggio, la strada e la compagnia del ruscello per il percorso è stata confortante, una vera e propria immersione nella natura. Il bagno nel ruscello poi, è stato appagante dopo tanto duro lavoro.
Nonostante la bellezza dell’oratorio, le gite sono state comunque un momento di svago e di distacco dalla città. Maria Sole

Cari ragazzi,
Oggi è il mio ultimo giorno qui con voi e anche se sono passate solo due settimane volevo ringraziarvi tutti per i bei momenti passati insieme.
Dei primi giorni in cui ancora non sapevo molti nomi, o non li ricordavo, alle varie gite in montagna, piscina e al mare dove sono riuscito a legare con molti di voi, vi ringrazio perché mi avete fatto tornare la voglia di giocare, di ridere e di vivere l’oratorio.
Un pensiero lo dedico ai più piccoli che con la loro genuinità e voglia di fare ti trascinano in tutto ciò che fanno facendoti dimenticare tutto il resto.
Un altro pensiero lo dedico a quelli delle quinte e medie, che ho seguito di più durante le giornate in oratorio. Nonostante ogni tanto vi abbia sgridato, vi ringrazio per il tempo passato insieme, per i vari giochi e i numerosi discorsi. Cercate di rimanere sempre voi stessi anche quando crescete, di non abbattervi quando, in futuro, vi capiteranno ingiustizie e problemi di ogni genere, e ve lo assicuro, capiteranno, perché è più importante il modo in cui reagirete e vi rialzerete rispetto a quello che cadrete.
Finalmente sono arrivato anche al gruppo degli animatori che nonostante alcune mie titubanze iniziali siamo e sono riusciti a diventare un vero e proprio gruppo di amici. Sia quelli che erano alla prima esperienza che quelli più esperti si stanno dando da fare in modo spettacolare per voi ragazzi e per far sì che tutto vada per il meglio.
Quindi un ringraziamento speciale va anche a voi che mi avete supportato e sopportato in questi giorni. Spero che questa amicizia vada avanti anche fuori dall’oratorio come con alcuni c’è già e che vi ricordiate che non siamo solo semplici animatori, ma siamo un esempio per tutti loro che un giorno saranno qui al posto nostro.
Vi voglio tanto bene, Samuele

“Si torna alla normalità”, “niente più mascherine” sono solo alcune delle motivazioni per cui l’oratorio estivo SGAMBE del 2022 è unico e nuovo. La verità è che questi sono solo piccoli particolari che arricchiscono un quadro molto più ampio e profondo del semplice “gioco con il proprio gruppo di amici”.
Sono anche gli animatori che rendono possibile la creazione e lo sviluppo di questo splendido GREST.
Il fulcro di tutta questa esperienza sono ovviamente i bambini che tengono vivo l’oratorio estivo con molto più della loro semplice presenza o della vittoria ad un gioco; un sorriso, un “grazie”, un gesto insignificante che, però, nella giornata di una persona sempre impegnata e sempre pronta ad aiutare gli altri, a volte anche sacrificando sé stessi, quale un animatore, può essere ciò che allieta un momento di tristezza trasformandolo in un’esperienza da immortalare e ricordare.
Sono varie le motivazioni per le quali gli animatori ogni giorno si svegliano presto per essere pronti ad aiutare alle prime luci del mattino e vanno a dormire la sera tardi per organizzare i giochi: si passa dalla semplice voglia di sostenere un bambino nei momenti della sua crescita fino ad arrivare ad argomenti più profondi come il rispetto per i ragazzi ma soprattutto per i colleghi animatori. Molti apprezzano la compagnia che si è creata e sottolineano la stima, l’affetto e la simpatia con cui trattano i propri compagni di gruppo.
In conclusione, l’animatore non è un compito per tutti ma sicuramente un’esperienza da provare per la bellezza dei sorrisi dei bambini e il rapporto di fratellanza che si crea con gli altri animatori e gli educatori. Raffaele

L’oratorio, che bel posto! Soprattutto d’estate, quando ci si ritrova per passare le giornate insieme. In questa prima settimana di oratorio estivo sono successe molte cose. Abbiamo giocato, abbiamo ballato, siamo andati in piscina e persino in montagna! Ma come si sentono i bambini quando sono in oratorio? Alcuni hanno deciso di dirci le loro emozioni ed eccole qua! La maggior parte ha detto che provano felicità e divertimento stando in oratorio, altri allo stesso tempo provano tristezza, poiché a volte si perde. Quasi tutti provano stanchezza quando i giochi finiscono, perché si sta per molto tempo sotto al sole. Molti ragazzi nuovi inoltre sono felici perché hanno fatto nuove esperienze e nuove amicizie, perché, come ha detto oggi il Don, in oratorio nessuno è mai escluso. I ragazzi più grandi si annoiano durante i balli o durante le gite, ma alla fine tornano a casa gioiosi, con la voglia di riposarsi e ritornare la mattina seguente in oratorio. Ma la cosa più bella di tutte è passare una giornata assieme ai propri amici, facendo cose che non facciamo quasi mai. L’oratorio è un modo per passare l’estate in compagnia senza lo stress della scuola. Chiara

Dai bambini

La merenda è buona
La maglietta colorata è bella perché è uguale a quella dei miei amici
Gli animatori sono simpatici e si prendono cura di noi
È bello stare insieme agli altri e fare i giochi
Cantare mi piace perché mi diverto
Il ringraziamento a Gesù alla fine della giornata mi piace perché mi sento più vicino a Gesù

Gruppo unito,
animatori che si impegnano,
oratorio che fa stare bene le persone
Matteo

Essere felici
stando insieme
a chi ti vuole bene
Xyrus

Nuova esperienza
Erica e Sara

Un oratorio in cui ci si impegna divertendosi
Enea

Stancante ma divertente
Maya

Mariangela Cusi

Ad alcuni questo nome forse non dice nulla, ma ora non potrà più essere così per nessuno! Gli abitanti “storici” del quartiere sanno che il nonno di Mariangela costruì nei primissimi anni del ‘900 il palazzo di piazza Morbegno 2, quello – per intendersi – che fa angolo con Via Varanini e ospita il panettiere, la gelateria, il “Ghe”… Tutto il palazzo è sempre stato per intero proprietà di famiglia.
Mariangela studiò e divenne Architetto, qualcuno la ebbe anche come insegnante. Mise la sua professionalità a servizio della Parrocchia seguendo vari lavori che negli anni furono eseguiti. E per gli stessi lavori fu anche generosissima benefattrice.
Nel suo testamento olografo del 18.07.2019 scrisse: “lascio tutto quello che possiedo, anche Golasecca, alla mia chiesa di S. Ma Beltrade” e morì pochi mesi dopo, il 17.11.2019. La complicata fase di contestazione del testamento si è definitivamente chiusa lunedì scorso 20.06.2022 con l’acquisto da parte dei parenti di Mariangela della quota di proprietà ereditata dalla Parrocchia.
Questo permetterà alla Parrocchia di estinguere i debiti, di sistemare quanto richiede di esserlo e anche di fare qualche progetto di bene guardando al futuro. Certamente ci sarà modo di condividere idee e progetti non solo nei Consigli, ma coinvolgendo tutti.
Il nome di Mariangela sarà un faro luminosissimo per tutta la Comunità! Due parole riassumono il gesto del cuore che lei fece: “mia” e “tutto”! Si può dire “mia chiesa” un po’ come si dice “mia mamma”: non una proprietà, ma un dono ricevuto. E allora si può diventare capaci di donare… tutto!

 

SMB

SGA

Lun   18.15
Mar   18.15
Mer   18.15
Gio 9.00  
Ven 9.00  
Sab 9.00  
Sab
18.15
 
Dom
8.30
12.00
10.00
18.15

 

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