“Ali”

Nostra Pasqua e nostra pace

Lo confesso: vedere la devastazione mi devasta, vedere la morte mi intristisce (mi entra la morte nel cuore), vedere la violenza mi suscita sentimenti violenti.
Paolo scrive (1Cor 5,7) “Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato” e anche “Egli infatti è la nostra pace, colui che di due ha fatto una cosa sola… per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia” (Ef 2, 14.16).
Guardare un crocifisso dovrebbe farci rabbrividire. Carne, sangue, violenza, sofferenza innocente e morte… Dovrebbe anche farci indignare e scandalizzare.
Ma, guardandolo, un cristiano va oltre e vede in quell’obbrobrio il trionfo del bene: Cristo è nostra Pasqua, è passato dalla morte alla vita; è nostra pace, ha eliminato in se stesso quella divisione che rende nemici.
Signore, aumenta la mia fede! Fammi vedere nei nostri fratelli che subiscono violenza, distruzione e morte, nei profughi (di ogni parte della terra), in coloro che difendono la libertà a costo della loro stessa vita… fammi vedere la tua Pasqua!
Quaresima autentica quella che iniziamo: Via Crucis dell’umanità, cammino che ci conduca a salvezza!
dL

I segreti di Dio

Sono quaranta giorni da oggi. Non ci vuole un attimo!
Arrivare alla Resurrezione di Gesù chiede tempo. Ce lo vogliamo donare per questa Pasqua? La sapiente pedagogia della comunità cristiana fa accadere gli eventi che bucano la storia dopo un lungo periodo di preparazione. E per noi che facciamo crescere un po’ tutto in fretta perché “lo vogliamo pronto subito” anche fuori stagione, ci pare eccessivo tanto cammino di “deserto”.
“Non c’è una scorciatoia?” ci vien da chiedere al buon Dio. Come mai perfino Israele dall’Egitto alla terra promessa ci ha impiegato così tanti anni? Quaranta! Non sono troppi per attraversare un deserto? In effetti stare insieme per combattere un nemico comune può venire facile, ma divenire un popolo libero è un’altra cosa. Ci vuole coraggio. Ci vuole lealtà. Ci vuole allenamento. Perché un popolo di persone libere dentro e fuori sa camminare insieme e non ha paura!
In questa Quaresima così drammatica accettiamo la sfida. È il momento di agire non per paura della guerra, ma per amore della pace. E il tempo della pace è quello più difficile da intessere. Occorre come per un vestito lavorare di ago e filo. Pazienza e allenamento. Dialogo e ascolto profondo. Per tenere insieme l’abito della libertà ci vuole cura dei particolari e capacità di unire “dentro” e “fuori”.
Ci rimane una icona stupenda. Nell’ultima Cena Gesù a tavola. Con lui i suoi amici. Il più giovane sta appoggiato al cuore di Gesù. Lì carpisce il suo segreto. Chiede: “Signore, chi è che ti tradisce?”. Gesù nella sua libertà profonda glielo rivela.
Stiamo anche noi a tavola con Gesù. Mettiamoci abbracciati al suo cuore. Teniamoci stretti al suo petto. Chiediamo di conoscere i segreti di Dio: lì dove sgorga la sua e nostra libertà. È urgente per la nostra umanità.
don Giuseppe

PREGHIERE DEI FEDELI

Preghiamo insieme e diciamo: Converti, Signore, i nostri cuori!

  1. Ritornate a me con tutto il cuore”: Signore ti preghiamo di infonderci il tuo Spirito perché in questa Quaresima impariamo a ritornare a te con tutto il nostro cuore, non con pratiche esteriori, ma nel dialogo sincero e schietto con te, come un figlio verso il suo papà. Ti preghiamo.
  2. Perdona Signore il tuo popolo”: In questi giorni di guerra ti invochiamo: donaci di saper portare i pesi gli uni degli altri come fratelli e di sostenerci l’un l’altro nel cammino, nella preghiera, nella carità effettiva, nella speranza per la tua pace. Ti preghiamo.
  3. Correte anche voi in modo da conquistare il premio”: Signore dacci la forza, la costanza, la disciplina, il coraggio, per incominciare l’allenamento richiesto per imparare a gestire tutto quello che si frappone tra noi e la pienezza di vita cui siamo chiamati. Ti preghiamo.
  4. Fu condotto nel deserto”: Ti preghiamo di starci vicino e donarci uno spirito attento, capace di riconoscere le tentazioni nella nostra vita, di affidarci a te nella preghiera per superarle, di tornare a te a chiederti perdono quando non riusciamo a resistervi. Ti preghiamo.
  5. Ebbe fame”: Signore che hai mostrato la tua umanità di fronte al Divisore, educaci a riconoscere i nostri veri bisogni e ad affidarci solo a te, sola speranza di una vita piena. Ti preghiamo.
  6. Gareggiamo per una corona che non appassisce ma vive per sempre”: Signore ti preghiamo per i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella casa del Padre, per i morti ucraini e russi della guerra e in particolare per.. Ti preghiamo.

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