“Ali”

Ti cresimo io!

Un’espressione un po’ datata per dire in modo bonario a qualcuno, in genere ad un ragazzino, che forse si meriterebbe qualche scapaccione! Evidentemente originata dal fatto che il Vescovo dava un colpetto con la mano sulla guancia del cresimando (come si faceva nell’investitura dei cavalieri) quasi a destare in lui la consapevolezza di dover essere forte.
Tranquilli: niente schiaffi! Con il Covid è abolito ogni contatto, ma non solo: sempre per le misure anticontagio è diventato impossibile che il Vescovo presieda tutte le celebrazioni (triplicate) e dunque anche quest’anno ha dato facoltà ai Parroci di amministrarle loro. Quindi… vi cresimo io!
Per me è un’occasione molto bella di vivere una volta di più la consapevolezza del dono che passa attraverso le nostre indegne mani. Ma anche, nello specifico della Cresima, del fatto che in quel momento “faccio il vescovo”, cioè colui che deve “supervisionare” (questo significa la parola “vescovo”), cioè avere uno sguardo superiore, capace di andare più in là di tutte le nostre fragilità e divisioni e riconoscere ciò che ci accomuna e ci rende davvero “un solo corpo e un solo spirito” come diciamo a Messa.
Proprio il nostro Vescovo quest’anno dedica un capitolo della lettera pastorale all’unità e cita la preghiera eucaristica nel passaggio in cui preghiamo perché “per la comunione al corpo e al sangue di Cristo lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo”.
Non ce n’è: la nostra è proprio la religione dell’incarnazione! Quando arriva lo Spirito, noi diventiamo un solo… corpo!
Allora anche quest’anno invochiamo intensamente lo Spirito non tanto e non solo perché “illumini” i ragazzi, ma perché tutti quanti possiamo sempre più e sempre meglio essere Chiesa: dare corpo concretamente a ciò che ci unisce!
don Lorenzo

OLIO E VINO

Cari amici, oggi vi trovate tra le mani la sacca del buon samaritano.
Profumato di Spirito Santo, nel suo rosso vivo, questo piccolo segno è fuoco vivo da tenere sempre con voi ovunque la strada della vita vi chiami. Le vostre attente catechiste, a nome di tutti noi, ve la consegna oggi a maturazione di una amicizia che diventa lieta compagnia.
Quello che c’è dentro è una miscela formidabile e potentissima per le avversità della vita. L’incontenibile vento di Dio. Se avvicinate i vostri occhi, meravigliosamente curiosi, la potete ammirare come il più vero dei doni: la COMPASSIONE. Sì, chiusa in quel kit così fragile, l’arte di muovere il cuore nell’amore è tutta lì. Aggiungete il vostro coraggio e l’abbondante generosità che accende i vostri cuori e siatene certi che il cammino sarà sempre un buon viaggio. Ovunque andiate portate olio e vino con voi: cura e guarigione. Così si ama. “Va’ anche tu fa’ lo stesso” dice Gesù. Prenditi cura e disinfetta le ferite. Non dire: sono troppo piccolo, non tocca a me, non mi riguarda.. Ora lo Spirito Santo ti ha inviato con l’IMPOSIZIONE delle mani. Non dire: non sono capace, se poi sbaglio, non me la sento.. Ora lo Spirito Santo ti ha unto con l’impronta di Gesù Messia. Non dire: ma chi mi aiuta, chi me lo fa fare, ci sono altri migliori di me.. Ora lo Spirito Santo ti ha donato la pace del Risorto che toglie le paure.
Olio in abbondanza per accarezzare chi è triste, massaggiare chi è solo, curare i lividi di chi ha sentito violenza. Vino quanto basta per disinfettare le ferite dell’anima, per purificare le escoriazioni delle cadute, per ristorare i cuori amareggiati. Ecco la sacca del buon samaritano! Per ciascuno di voi, cari amici Cresimandi, ma anche per tutti.
don Giuseppe

Percorso giovani 21-22

La mano di Dio, la mano dell’uomo;
il tocco di Dio, il tocco dell’uomo.

La domenica sera dalle 19 alle 20
presso la Parrocchia San Giuseppe dei morenti

Inizio: domenica 10 ottobre

Iscrizioni doposcuola

Martedì 5 ore 15.00 – 16.30 MEDIE
Venerdì 8 ore 16.30 – 18.30 ELEMENTARI

In oratorio a SMB (€ 20 per l’iscrizione)

-> Scarica Ali_129_03-10-2021.pdf