“Ali”

SOLO IL VENTO LO SA

All’opposto del passaggio della fortuna, il colpo d’ala è tutt’altro che un evento casuale. È una decisione. Uno scatto repentino preparato dalla buona volontà.
Chi ha le ali lo avverte nel vento: la svolta determina un passaggio ad altra quota tra le geometrie del cielo. La libertà prende vigore e slancio: si respira l’INFINITO.
Le feste delle nostre parrocchie diventano festa della COMUNITà. Solo il vento lo sa.
Ognuno nello sbilanciato correre quotidiano della propria esistenza ha un volo nel cuore.. e nel volo un colpo d’ala.
Un atto di pentimento per un male da tempo ospitato nel cuore, un salto di qualità per vincere la faticosa routine in casa, una presa di distanza dalla cattiva compagnia a lungo frequentata, un passo coraggioso nell’appartenenza alla comunità, una scelta sofferta per il bene dei propri figli, uno scatto di generosità che dia ascolto alla propria coscienza..
Solo il vento lo sa.
Il vento soffia dove vuole – dice Gesù a Nicodemo nella notte dell’incontro. Quanto è vero!
E tu ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito – continua Gesù. Le parole appaiono a prima vista misteriose, inafferrabili.. Troppo mature. Ma lui non vuole tarparci le ali: anzi! Desidera il nostro colpo d’ala.
don Giuseppe

Festa!

Bisogna sempre stare molto attenti a parlar di festa quando chi  ascolta potrebbe essere in un momento di sofferenza… e non è che rivolgendosi ad una società possa essere diverso.
A mio modo di vedere (e di “sentire”), in questo momento della storia, la società umana in cui viviamo e siamo immersi dalla mattina alla sera è sofferente: triste, sterile, senza desiderio e capacità di futuro… e nemmeno la tanto decantata ripresa post-pandemia la sa sollevare da questa condizione esistenziale. Le espressioni di “divertimento” di questa nostra società sono o si tramutano spesso in banale o drammatica trasgressione delle “regole”, ricerca di emozioni estreme, sfogo di rabbia repressa o addirittura violenza insulsa.
Proporre una festa comunitaria rischia fatalmente di essere compatito come un tentativo fuori luogo, tutt’al più apprezzato come ingenua occasione nostalgica dalla quale, al limite, ci si può far cullare, ma senza nessuna partecipazione attiva.
E allora perché lo facciamo?!
Forse ci vorrebbe qualche riga in più per parlarne, ma io credo che si possa rispondere così: perché entrando in qualsiasi chiesa cristiana certamente si trova ben visibile una croce. E a Santa Maria Beltrade anche la statua di una donna con sette spade piantate nel cuore. 14 settembre: festa della esaltazione della Santa Croce. 15 settembre (non a caso): festa di Maria Addolorata.
Si tratta (noi per primi!) di ricordarci perché i cristiani fanno festa! E quindi anche come la fanno.
Ancora una volta il vangelo riprenderà vigore e darà gioia e speranza a noi e agli altri. Ancora una volta… un colpo d’ala!
don Lorenzo

AMA QUESTA SÌ CHE È VITA

Dal marrone della terra al blu intenso del cielo, i piccoli anelli raccontano un viaggio dell’anima. Coinvolgendo adulti, anziani, adolescenti e bambini, per la festa sono state preparate e poi appese delle piccole catenelle. Ad uno sguardo cittadino paiono decorazioni nostalgiche da sagra paesana. Sono un segno. Una accanto all’altra danno il ritmo delle ali mosse dal vento e nel loro ondeggiare leggero invitano alla gioia dei colori e della vita. In particolare rendono il nostro oratorio ancora più accogliente per tutti i meravigliosi ragazzi del nostro quartiere.

AMA. QUESTA SÌ CHE È VITA! Ecco le parole più profonde che ogni bambino riceve in dono entrando nel nostro cortile. Sono la bellissima e intensa consegna per questo nuovo anno: nei fatti l’amore va respirato, generato, purificato, provato. Soprattutto sperimentato.

Domenica 26 alle 10.45 ci ritroviamo proprio nel nostro cortile per un colpo d’ala! Con la presenza di una persona esperta in giocoleria ci lasciamo sorprendere dalla leggerezza e armonia per gustare meglio l’amore di Gesù nella Messa per tutti i ragazzi alle 11.30. Un inizio suggestivo che ciascuno può onorare portando un proprio contributo: FRUTTA! Al posto dei fiori il “nostro Giardino” attorno a Gesù sarà profumato da cesti di frutta gustosa e colorata che poi doneremo ai più poveri.

don Giuseppe

Da martedì l’Oratorio è aperto
dalle 16.30 alle 19.00
nel rispetto del Regolamento Anti-Covid esposto

⇒  chi non avesse potuto iscriversi al catechismo settimana scorsa può venire questa settimana

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