“Ali”

Fratello

Carissimi tutti (a partire da don Giuseppe) vorrei quasi arrabbiarmi e dire che state veramente esagerando! Ho trovato l’articolo qui di fianco già scritto e avrei voluto cambiarlo… a partire dal titolo! (tutti ben sappiamo che il vero pastore è solo Gesù!)
Ma nello stesso tempo è ovvio che le parole dette con verità e amore arrivano dritte al cuore e con il cuore si capiscono! Tanto più se scritte da un amico e fratello… (che il 13 giugno festeggia ben 34 anni di sacerdozio!)
A me sembra di essere solo uno che cerca di tirare la carretta come può e ci riesce ben poco!
Mi devo arrendere a constatare che lo Spirito agisce e il Signore non mi molla mai: continua ad operare anche quando a me sembra inverosimile.
Ci aspetta una settimana speciale: domani la conclusione del mese di maggio da don Piero, che è stato prete tra noi, le iscrizioni per le attività estive dei ragazzi, che sono un dono di comunione per tutti, e quattro appuntamenti (tre sere più la Messa di domenica) perché io non dica da solo il mio grazie al Signore!
Il chiodo è fisso: fratello. Se ciascuno di voi avesse la bontà di volermi considerare (o adottare!) come fratello… ci troveremmo automaticamente tutti fratelli!
“Uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli… Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo”.
Questa non l’ho scritta io!!!
dL

Al nostro pastore

Dio ti ha scelto pastore del suo gregge: perché l’ha fatto? Perché ti desidera santo. Don Lorenzo: ecco ciò che ti offre Gesù. Sono tuo amico e desidero che tu sia santo. Non di meno. Sono parte anch’io del piccolo gregge a cui il Signore suggerisce maternamente: Non temere! E lo fa attraverso di te.
Ti ha voluto tra noi pastore pronto e vigile: un instancabile pellegrino alla ricerca di chi si è perso. Grazie perché sei tra noi un custode della carità spicciola e diretta.
Ti ha scelto per essere fedele a Lui prima di tutto e di tutti: un onesto servitore dell’unico Signore. Grazie perché davanti ad ogni problema tu non ti tiri indietro e ci metti tutto di te per risolverlo concretamente.
Ti ha trovato degno della sua stima perché tu manifestassi umiltà, dolcezza e pazienza come è nello stile di Dio: un testimone che usa forza e violenza solo per estirpare i suoi difetti. Grazie perché come un padre credi nell’unità delle nostre due parrocchie.
Ti ha nutrito del suo Spirito di coraggio per affidarti responsabilità di cielo: un messaggero di vangelo ben schietto e sincero fino alla prova della solitudine. Grazie perché la tua parola è incisiva e mai banale.
Ti ha unto dell’olio profumato dei vergini per renderti splendido tra gli uomini e le donne di questo tempo: una persona casta nel fare il bene. Grazie perché il bene lo ami fare nel segreto e pagando di persona.
Ti ha formato dal grembo di tua madre per essere tra noi come un fratello tra tanti fratelli e sorelle come nella tua famiglia. Grazie perché nelle tue giornate cerchi di provvedere a che ci vogliamo bene reciprocamente e sai chiedere aiuto a ciascuno di noi.
Ti ha stretto a sé come un prezioso discepolo: ci ha voluto insieme in questa stagione della nostra vita proprio qui. Grazie perché mi vuoi bene e sai riempire il mio cuore di stima.
Ma ricorda anche a me ogni giorno che Gesù mi vuole santo.
don Giuseppe

Quest’anno Papa Francesco ha voluto porre all’attenzione della Chiesa la figura di un papà: San Giuseppe. Ne è nato un anno giubilare. Nella sua lettera apostolica “Patris corde” ci ha ricordato le tante qualità del padre di Gesù.
Questa figura è tanto cara anche a Johnny Dotti che già quattro anni fa ha approfondito questa riflessione in un suo libro dal titolo “Giuseppe siamo noi”. Avremo a breve la possibilità di ascoltare le sue riflessioni, ma per meglio comprenderne la profondità è bene sapere da quale “tesoro” emergono. Il nostro invitato speciale è originario di Bergamo. Vive da trent’anni in una piccola comunità di famiglie, è marito e padre di quattro figli. Racconta volentieri delle sue umili origini e delle fatiche affrontate insieme alla sua famiglia, quando si trovavamo come migranti in Australia. È pedagogista e docente a contratto all’Università Cattolica di Milano ma anche imprenditore sociale ed esperto del mondo della cooperazione.  Ha guidato per sei anni la più grande rete italiana della cooperazione sociale con 1.100 cooperative associate.
È persona che ama la concretezza e, forse proprio per questo, le sue riflessioni non lasciano quieti perché spesso gli schemi tradizionali saltano. Immaginiamo che questo possa accadere anche giovedì quando lo incontreremo. Gli abbiamo chiesto infatti di conversare con noi osando un nuovo accostamento: “La paternità del pastore”.
Chissà, magari ci racconterà di un pastore che è capace di generare vita, mostrare la via e poi lasciare andare. E magari ci parlerà di un piccolo gregge che non teme il lupo perché ha un padre pastore che accende fuochi, e scaccia la paura della notte. Con un tale pastore e con un tale gregge si fanno scintille!

Una tavolata colorata con tanti fratelli. Chi la può aver dimenticata? Questa immagine ha accompagnato il nostro cammino di quaresima e i nostri ragazzi ne sono testimoni.
Il fratello invisibile, la sorella straniera, il fratello ostile e quello escluso, la sorella amica e… fratello asino. Non se ne sono andati.  “I poveri li avete sempre con voi” ci dice Gesù e aggiunge: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».
In questo tempo così difficile, in cui la nostra comunità si sta particolarmente impegnando nel sostegno alle famiglie in difficoltà, la Parola del Vangelo risuona forte e chiara. Ci sembra Parola annunciata anche attraverso l’interessante opera prima del regista Kristian Gianfreda: “Solo cose belle” che avremo modo di apprezzare venerdì sera a Santa Maria Beltrade, dove l’oratorio si trasformerà in un sorprendente cinema all’aperto. Avvicineremo un’altra tavolata domestica dove fratelli sono tutti. Il film è ispirato all’attività sociale dell’Associazione Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi, “un’infaticabile apostolo della carità a favore degli ultimi e degli indifesi, che si è fatto carico di tanti gravi problemi sociali che affliggono il mondo”.
Diceva don Oreste “Il mondo cambia nella misura in cui ognuno di noi cambia” mi sembra un buono spunto per introdurre la trama di questo film che stupisce nella sua semplicità.  Cambiare le nostre relazioni con gli altri a partire dagli ultimi, ecco l’invito che ci viene consegnato. Il regista riferisce: «Quando ero educatore mi occupavo di senza tetto, e ho incontrato, centinaia di storie incredibili, persone che vivevano e morivano in strada. Tutta questa umanità fa parte di me ancora oggi. La bellezza che ho scoperto in queste “persone sbagliate”, sulla strada, in galera, nelle persone che hanno perso la testa, è parte del mio immaginario, della mia vita. Sin da subito ho sentito forte l’esigenza di portare tutta questa umanità ferita all’attenzione del mondo”.   “Solo cose belle” ruota attorno alla storia di una Casa Famiglia in cui mamma e papà donano la propria vita 24 ore su 24, sette giorni su sette a bambini, disabili, persone sole e abbandonate, anziani e chiunque necessiti di essere accolto, aiutato e amato ogni giorno.  Vivono in un piccolo paese dove la gente mormora; è coinvolta e sconvolta dalla presenza di questi “forestieri”. E cosa c’entrano le cose belle?
“Mormora la gente mormora. Falla tacere praticando l’allegria” canta Jovanotti. Vieni e vedi!

In lingala, lingua bantù del Congo, ELIKYA significa SPERANZA.
Dell’esperienza del COE (centro orientamento educativo – organismo di volontariato internazionale cristiano) su iniziativa di Raymond Bahati, originario della Repubblica Democratica del Congo, che da subito ne assume la direzione musicale e artistica, nel 2010 nasce questo coro multietnico e multiculturale che sabato ci farà vivere una piccola Pentecoste!

Ingresso gratuito – posti limitati – da non perdere!

Iscrizioni Oratorio Estivo
Iscrizioni Vacanze in  montagna

Martedì 1/6 – Giovedì 3/6 – Venerdì 4/6
17.00 – 19.00 in Oratorio

  • In oratorio con un genitore che firma
  • Precedenza a chi si è pre-iscritto
  • Si può iscriversi per la montagna
  • I posti sono limitati dalle regole Covid

Domenica 6 giugno ore 10.30
Messa in Oratorio

La Messa delle 12.00 a SMB è sospesa fino a nuovo avviso.

-> Scarica Ali_120_30-05-2021.pdf