Chi è il testimone? Ecco come ce lo racconta un giovane che ha fatto un’esperienza missionaria.
Ciao a tutti! Mi chiamo Luca, ho 29 anni e sono andato a Ecapetec, una città vicino a Città del Messico, grazie al cammino di “Giovani e Missione”. Lì per la prima volta nella mia vita ho scoperto cosa vuol dire essere testimone, cosa può fare la fede in Gesù.
Mi sono chiesto cosa volesse significare la parola testimone, così ho fatto una ricerca per capire meglio il significato.
La parola Testimone deriva dalla parola con cui in greco si designava il testimone: Mártys (poi in latino Martyr) che indica un diverso soggetto produttore di testimonianza, il martire, colui che testimonia in pubblico la sua fede in un assoluto.
E, lì a Ecapetec, ho scoperto come i primi testimoni fossero proprio loro, i bambini.
Quei bambini che mi accompagnavano durante la giornata con i loro sorrisi e il loro modo semplice nel fare le cose. Quei gesti di cura che avevano quando mi offrivano quel poco che avevano, con tanto amore e generosità da lasciarmi stupito.
Essere cristiani significa essere portatori di luce nel mondo, là dove ci sono le tenebre, e portare la propria luce là dove c’è il male è scardinare la violenza che c’è nel mondo con dei semplici ma potenti gesti d’amore.
Concludo dicendo che voi, cari giovani, siete la luce nel mondo. E non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa.
Prima Confessione
Oggi pomeriggio 53 ragazzi celebreranno il sacramento della misericordia del Signore
Ave Maria di Comunione
53 ragazzi e 53 “nonni”
Sì, perché i ragazzi che oggi fanno la prima Confessione, a settembre faranno la prima Comunione. E ciascuno di loro è stato affidato ad un “nonno”… o meglio ad un “angelo custode” che ogni giorno lo ricorderà al Signore con un’Ave Maria.
È un grande dono veder crescere la Comunione tra di noi!
Apertura Oratorio
Gradualmente anche l’Oratorio riapre!
Da martedì 11 dalle 16 alle 18
Potranno accedere al cortile dell’Oratorio tutti i ragazzi i cui
genitori hanno firmato il patto di reciproca responsabilità,
rispettando tutte le norme ancora vigenti.
Servirebbe qualche adulto volontario!