Uno solo é il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli (Mt 23,8)
La relazione di fiducia alla base della cura dei malati
Oggi celebriamo la Festa della Famiglia, ma guardiamo già a domenica prossima e oltre. Infatti l’11 di febbraio (Madonna di Lourdes) tutti gli anni si ricordano in modo particolare le persone malate e come sempre il papa ha scritto un Messaggio per questa occasione. Sarà una sua “fissazione”… (ma direi che è una meravigliosa attenzione!) comunque anche per parlare dei malati ci parla di fraternità (il nostro sottotitolo è il titolo del suo Messaggio).
Tutti facciamo, poco o tanto, l’esperienza della malattia. Ma anche quella dell’incomprensione e dell’isolamento. E questo tempo di pandemia dovrebbe almeno averci fatto capire qualcosa a proposito di questo! Il papa dice: “Emblematica è, al riguardo, la figura biblica di Giobbe. La moglie e gli amici non riescono ad accompagnarlo nella sua sventura, anzi, lo accusano amplificando in lui solitudine e smarrimento. Giobbe precipita in uno stato di abbandono e di incomprensione”.
Ecco come vogliamo vivere, nel nostro piccolo, questa Giornata: un’occasione per scoprirci ancora più fratelli! I malati non sono solo gli anziani, anche se è ovvio che molte persone anziane soffrono anche per qualche malattia. Sarebbe proprio bello accorgersi di chi soffre accanto a noi! Forse in questo periodo anche tanti ragazzi e giovani stanno soffrendo e se sono lasciati soli, come dice il papa, la sofferenza si amplifica.
Vogliamo vivere da fratelli, sentire che lo siamo realmente, porre segni concreti di fraternità, di vicinanza, di affetto. Ci eravamo abituati a pensare alla Giornata del Malato come al giorno in cui si dice una Messa per loro in chiesa. Adesso vogliamo fare molto di più (sperando, comunque, di poter celebrare la Messa più avanti): conoscerli, incontrarli, pregare insieme e “addirittura”… lodare e ringraziare insieme il Signore!
don Lorenzo
Primo: conoscere
ATTENZIONE: se sei già uscito dalla chiesa torna dentro un attimo! All’ingresso c’è un incaricato che raccoglie i nomi della persone malate che potremmo raggiungere con le iniziative di questi giorni. Segnala quelle che conosci!
Secondo: pregare
Già nel libro dell’Esodo Dio si rivolge al suo popolo dicendo:
«Io sono il Signore, colui che ti guarisce!»
Ogni dono di vita (anche la guarigione) è dono di Dio! In tutte le Messe di sabato 6 e domenica 7 (Giornata per la Vita!) tutta la Comunità prega per le persone malate, ma anche per tutti coloro che compiono l’opera divina della guarigione: tutto il personale sanitario (medici, infermieri…) e le persone che accudiscono i malati (parenti e badanti).
Per tutti loro al termine delle Messe ci sarà
una benedizione e un dono
N.B. Ai ragazzi del catechismo verrà chiesto di partecipare con la loro creatività per arricchire di significato il dono con un loro bigliettino.
Terzo: avvicinarsi
Portando i doni ai Malati li raggiungeremo uno per uno , ma ci sarà un altro modo per avvicinarsi (“farsi prossimi”) tutti reciprocamente:
Giovedì 11 ore 15.00 rosario di tutti
– Chi può si trova a San Gabriele
– Lo recitano i malati da casa
– Tutti lo possono ri-pregare in famiglia alla sera