Ve lo confesso: personalmente faccio fatica a considerare significativi i cambiamenti che da domenica prossima entreranno in vigore. Un po’ perché mi sembra la montagna che partorisce il topolino (io cambierei totalmente il linguaggio della maggior parte del messale) e un po’ anche perché le modifiche non mi convincono molto. Ma si cambia.
E qui faccio volentieri con voi una riflessione che meriterebbe ben più spazio. Quando, per esempio, diciamo il Padre nostro, o celebriamo l’Eucarestia, certamente abbiamo l’esigenza di dire tutti le stesse parole e – si sa – le parole con il passare degli anni cambiano e vanno adeguate… Ma la questione fondamentale non è questa! Non si tratta solo di dire tutti le stesse parole e di fare in modo che siano in lingua corrente. Quelle parole sono preghiera della Chiesa! E la Chiesa è Gesù vivo che prega in noi e con noi per mezzo dello Spirito.
Quelle parole nascono dalla fede, esprimono la fede e trasmettono la fede! Non si tratta semplicemente di pregare “insieme” dicendo le stesse parole, ma di “essere uno”, di “diventare Gesù” che prega!
Cambiamo, dunque, qualche parola. Ma questo piccolo cambiamento sia per noi occasione per ricordarci che l’unico modo per poter pregare è quello di desiderare realmente e profondamente la Comunione tra noi e con lui!
dL
Padre nostro, Gloria, Confesso…
Da domenica prossima cambiano alcune parole nella Messa. Occorrerà un po’ di pazienza e di attenzione per imparare a pregare bene insieme.
Ecco le tre preghiere che tutti dobbiamo cambiare:
Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata, sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli e sorelle, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini, amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo…
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo a nostri debitori e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
E alcuni cambiamenti in quelle recitate dai preti:
“Beati gli invitati alla cena del Signore. Ecco l’agnello di Dio che toglie i peccati del mondo” diventa: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie i peccati del mondo. Beati gli invitati alla cena dell’Agnello.”
“Con l’effusione del tuo Spirito” diventa “con la rugiada del tuo Spirito”.
“E tutto l’ordine sacerdotale” diventa “i presbiteri e i diaconi”.
“E di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza” diventa “e, nella tua misericordia, di tutti i defunti”.
Una Carità comunitaria
È ormai noto anche agli angioletti dipinti sulle pareti di Santa Maria Beltrade e ai commensali del Cenacolo in San Gabriele che negli ultimi mesi la nostra Comunità si è attivata per aiutare chi si è trovato in difficoltà economica per la pandemia.
Non che prima non lo facessimo, anzi le attività di aiuto ai poveri nelle nostre Parrocchie hanno un corso lunghissimo nelle forme della San Vincenzo in San Gabriele e del Centro di Ascolto in Santa Maria Beltrade. In maniera molto sintetica e sicuramente riduttiva, i volontari non forniscono solo aiuto materiale, ma cercano soprattutto di instaurare un rapporto personale per accompagnare e sostenere chi si trova in difficoltà. In altre parole, non si vuole solo “dare un pesce”, ma “insegnare” o, forse meglio, “incoraggiare a pescare”.
Tuttavia, la situazione di emergenza ha aumentato incredibilmente i numeri ed è stato necessario trovare nuove risorse e modalità. La chiusura di marzo ha interrotto le attività tradizionali dei gruppi caritativi, ma nel giro di poco tempo è stata evidente la necessità di fare qualcosa e anche molte persone “nuove” si sono messe in gioco. A partire da aprile, è iniziata la distribuzione di pacchi alimentari, che ad oggi è stata organizzata per ben 70 giorni in 7 mesi (escluso agosto). Gli aiuti sono stati distribuiti a 427 nuclei familiari della nostra Comunità, composti da 1 fino a 11 persone, per un totale di 1505 persone. La maggior parte di loro sono venute tra 1 e 4 volte. Il cibo distribuito è stato in parte acquistato con le donazioni ordinarie e straordinarie raccolte dalla Comunità e in parte è arrivato da donazioni di realtà esterne che si sono trovate a dover smaltire alimenti in eccesso. Tra aprile e ottobre le offerte raccolte sono state 23.628,97€ a fronte di 21.539,99€ di spese sostenute. Per dare un’idea della straordinarietà della situazione, tra aprile e giugno, considerando che anche alcune persone provenienti da fuori parrocchia sono state aiutate, il numero di pacchi totali distribuiti è stato 5334, mentre i pacchi distribuiti prima del lockdown tra il 15 gennaio e il 26 febbraio erano stati 74.
Appena le condizioni sanitarie lo hanno reso possibile, si è cercato di organizzare degli incontri, i cosiddetti “ascolti”, in modo da poter conoscere un po’ meglio queste persone e capirne le reali necessità. È emerso che molti si trovano ancora in situazioni estremamente difficili e, per quanto possibile, si è cercato di iniziare dei percorsi per trovare soluzioni più a lungo termine della distribuzione del pacco alimentare. Allo stesso tempo, è stato anche possibile scoprire che alcuni non avevano più bisogno di aiuto ed erano felici di poter lasciare il posto a chi ne aveva più bisogno. Questa attività ha anche creato una bella connessione tra i volontari “storici” e i nuovi volontari, mettendo le basi per un futuro tutto da scrivere tra l’esperienza di ieri e le necessità di oggi.
E ora cosa succede? L’entrata in zona rossa ha costretto l’interruzione delle attività di ascolto, ma la distribuzione dei pacchi continua con una rotazione che permette di ricevere il pacco ogni tre settimane. I nuclei familiari che vengono seguiti sono diminuiti, ma rimangono sempre oltre 200; inoltre, ogni settimana altre persone chiedono di essere aiutate. Per questo motivo, è fondamentale continuare a partecipare alla Carità comunitaria nell’aiuto concreto che ciascuno può dare (perché no, anche di persona) e soprattutto nella preghiera.
“Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi” (Siracide 4,1)
Chiara C.
Seconda settimana: “Signore tendi la tua mano al povero attraverso di noi”. La forza dell’INTERCESSIONE
È sempre preghiera, ma una preghiera che chiede a Dio di far giungere la sua protezione a chi è povero nel nostro quartiere: Dio tende la mano, sostiene con la sua mano, porta sul palmo della sua mano ciascuna creatura preziosa ai suoi occhi, perché è un Padre.
L’OTTAVO GIORNO del Gruppo Medie
Non si può contenere: è una continua sorgente di CRE-ATTIVITA’. Il GruppoMedie è davvero un “open space” come il mondo neonato nei favolosi giorni della sua creazione: educatori re-attivi ad ogni situazione e cambiamento, genitori disponibili all’ascolto e all’incitamento, ragazzi, ragazzi tosti, che crescono e fioriscono come un giardino in primavera.
Il papa Franci, che vuole bene a Gesù e a questo nostro mondo, ci sta raccomandando con insistenza la nostra terra, la natura, il creato. “Laudato sii”. Benedetto suggerimento!
È un viaggio stupendo nel quale ciascuno può imparare a prendersi cura dei “30 metri quadrati di erba che producono per me l’ossigeno” e dei “tre alberi di alto fusto che mi danno il respiro”. Un viaggio? Certo, chiedendo ospitalità cosmica, desideriamo scoprire e conoscere che siamo “polvere di stelle”. Ora è avvenuta la partenza.. ci stiamo orientando nel primo giorno: “Sia la luce”.. un vero inizio colmo di promettente splendore. Ma ne abbiamo ancora di strada da fare: fino all’Ottavo Giorno della Creazione di Dio.
Vi chiederete: “Ma non sono sette? Anzi sei perché al settimo si riposò?” Nella Parola meravigliosa della Bibbia vi è nascosto un “altro giorno” che proprio i ragazzi in gamba del GruppoMedie sapranno scovare.
EDUCATORI
Uno speciale ringraziamento a Marta e Luca che per diversi anni si sono presi cura dei nostri ragazzi: ora la loro vita chiede altre scelte e un cammino nuovo. A loro va la gratitudine di tutta la comunità pastorale.
Davide si affianca a Marta, Damiano e Daniel. Per questi giovani educatori, dedicati a far crescere la fede dei più piccoli, riserviamo un posto speciale nella nostra preghiera e nel nostro cuore.
PRIMA MEDIA
Un bel gruppetto di amici, freschi di Cresima, si è aggiunto al GM. L’invito rimane apertissimo a tutti gli altri che stanno affrontando l’ingresso nel mondo della scuola secondaria di primo grado. Coraggio amici! Ci state anche voi nel nostro Viaggio
FINESTRA
L’abbiamo proposta come una sfida e siamo curiosi di “vedere” come ci stupiranno i nostri ragazzi.. ma se alle loro finestre vedrete comparire capolavori di vetrate, sappiate che in quella casa si respira polvere di stelle. Un grazie a tutti i genitori per la loro fiducia e disponibilità. Un invito a passare parola anche ad altre famiglie che desiderano far crescere nella fede i loro figli delle medie.