Il Consiglio Pastorale è tornato a riunirsi, questa volta in versione allargata, ospitando cioè anche i “collaboratori” impegnati nelle diverse attività parrocchiali.
Ed è stata questa l’occasione per sondare gli umori e raccogliere – ancora una volta – suggerimenti utili per l’anno che inizia (l’anno comincia a settembre, mica a gennaio, come qualcuno ancora si ostina a credere!).
E allora è emersa un’indicazione chiara, univoca, forte: si avverte il bisogno vitale e indifferibile della Parola, di ascoltarla, meditarla, comprenderla, viverla. Occorre adesso pensare a come soddisfare concretamente questo sano appetito.
Nel frattempo verrà proposta una settimana di preghiera “intensa” nel mese di settembre, proprio per far familiarizzare tutti e ciascuno con la pratica della preghiera, ben sapendo che questa faccenda è un po’ come andare in bicicletta: a pregare si impara pregando. La preghiera è relazione, è “parlare con Dio”, bisogna abituarcisi piano piano, mai lasciandosi condizionare dal non sapere cosa dire, perché il fatto stesso di riconoscere davanti al Signore che non si sa cosa dire – ecco – quella è già preghiera.
E poi c’è ancora la questione del nome da dare alla Comunità Pastorale (siamo la sola comunità della Diocesi a non averlo ancora fatto). Ognuno ha la sua idea, molti l’hanno pure detta, altri la tengono per sé. C’è tempo. Arriverà il giorno in cui la decisione maturerà.