Zoom, Skype, Meet, Webex, Jitsi… siamo diventati tutti super esperti in tecnologie digitali, ormai ci sembra del tutto normale che un Presidente del Consiglio parli davanti ad un monitor e che anche le trasmissioni televisive siano in gran parte fatte da improbabili collegamenti con persone che parlano da casa loro. Adesso poi… ci sono persino le lodi via streaming!!!
Da un lato non se ne può più (abbiamo tutti una gran voglia di poterci – chissà quando?! – riabbracciare), dall’altro meno male che esiste la tecnologia! Ma entrambe le cose hanno una radice profonda: tutta la nostra vita, il senso di ciò che facciamo, il desiderio più grande che abbiamo nel cuore è la comunione! Alla fine di una intera vita rimane l’amore, cioè quanto la tua vita è stata in comunione con la vita degli altri.
E quando si fanno le prime Comunioni? Eh… domanda difficile!
Iniziamo a dire che oggi è una grande festa di Comunione (la Trinità cos’è se non questo?!) e che giovedì è la festa del Corpus Domini, cioè il dono che Gesù ci ha fatto di poter essere tutti membra del suo corpo!
E iniziamo a dire che in questa festa tutti i ragazzi del terzo anno di catechismo si troveranno con i loro genitori alle 18.45 nella chiesa di SMB perché già questo sarà un momento di vera Comunione!
Quest’anno più che mai saranno per primi i ragazzi a capire benissimo che la Comunione non si fa col vestito, ma col cuore e con la vita!
Poi ci sono tutte le incognite dovute alle misure anti-contagio, ci sono magari anche dei timori da parte dei genitori stessi… ma le prime Comunioni si faranno di certo! E l’indicazione diocesana è di farle all’inizio dell’anno prossimo. Giovedì potremo dirvi con precisione quando e come.
Carissimi tutti (speriamo che leggano in tanti), ricordiamoci bene che la Comunione evidentemente non è una faccenda che riguarda i bambini della prima Comunione! Teniamo sempre vivo tutti nel cuore il desiderio di Comunione! Più grandi siamo, più ne abbiamo bisogno!
don Lorenzo
QUALCOSA DI INEDITO
“Noi non possiamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti e far mancare a loro una proposta educativa di vita condivisa, di fede praticata, di giorni sereni. Se non possiamo proporre l’oratorio estivo e non possiamo trascurare i ragazzi e gli adolescenti, che cosa dobbiamo fare?
Io credo che dobbiamo raccogliere la sfida di inventare qualche cosa di inedito perché inediti sono la situazione e i vincoli.. Qualche cosa di inedito: creato non dal singolo prete, ma dalla comunità cristiana.. Qualche cosa di inedito: che sia costruito con alleanza con altre istituzioni e risorse disponibili sul territorio.. Qualche cosa di inedito. Noi ne siamo capaci!”
A queste parole del nostro arcivescovo risponde il Consiglio dell’Oratorio. Ci siamo trovati giovedì sera per la prima volta: dopo essere passati attraverso il termoscanner, finalmente una riunione in oratorio.
Ci spinge l’amore e la passione educativa. La strettoia delle normative non può spegnere la nostra creatività e il desiderio di raggiungere i nostri giovani. Abbiamo deciso di compiere due passi per vedere se ci sono le condizioni per INVENTARE QUALCOSA DI INEDITO:
Primo. Occorrono adulti disponibili a prendersi cura e responsabilità di un piccolo gruppo di bambini per quattro ore al giorno la mattina o il pomeriggio. Si tratta di una presenza insieme ad uno o due adolescenti che animano le attività già programmate.
(Coraggio: invitiamo tutte le persone che hanno disponibilità di tempo e amore per i nostri ragazzi a farsi vivi.. Anche genitori che fanno part time o smart working e possono organizzarsi la giornata)
Secondo. Lanciamo un sondaggio a tutte le famiglie del nostro quartiere per vedere le possibili adesioni alla nostra proposta.
In sintesi la si può delineare così:
Nome: QDI (qualcosa di inedito).
Durata: quattro settimane (29 giugno– 24 luglio)
Tempistica: 4+4 (quattro ore al mattino per le elementari più quattro ore al pomeriggio per le medie). Pranzo a casa
Luogo: oratorio SMB e SGA.
Stiamo scrivendo un progetto ad hoc da sottoporre al Comune e alle autorità sanitarie. Qualcosa di inedito può nascere: ne siamo capaci!
don Giuseppe
Scarica -> Ali_079_07-06-2020.pdf