Seguiamo tutti trepidanti il conto alla rovescia per la “fase due” (che per lo più ci lascerà nella stessa situazione di prima!). E c’è il partito di quelli “che non se ne può più” e il partito di quelli che “ci vuole la massima prudenza”.
Sapete che persino la Curia ci ha chiesto di mandare un nostro parere su come organizzare la fase due? Sicuramente positivo che si cerchi un parere condiviso “dalla base”… ma che dobbiamo dire?! Certamente ci sarà il partito di quelli strafelici di tornare in chiesa (ma sarà la maggioranza?!), ci sarà anche quello di chi si muoverà con prudenza… e quello di chi si sarà abituato a non venire più. Ma tutto questo, per me, è troppo miope.
Ci vuole un poderoso elettroshock! La fase due per la Chiesa è già iniziata: il campo da basket dell’oratorio in questi pomeriggi non è affollato dai bambini dell’oratorio estivo e nemmeno dal gruppetto di ragazzi che non studiano e non lavorano e si infilano in oratorio “perché così non sono sulla strada”. Se a qualcuno di voi è capitato di passare, avrà visto centinaia di persone arrivare tutti i pomeriggi e mettersi in fila ordinata e distanziata… nella speranza di ricevere un po’ di cibo per la famiglia.
“Nulla sarà più come prima” è uno slogan iperbolico che quindi ovviamente non va preso alla lettera, ma che significa: molto cambierà! Anzi, è già cambiato: la Chiesa non è più quella di prima. È vero che non ce la facciamo più a stare a casa, ma è anche vero che ci siamo un po’ abituati al divano… Attenzione sta per arrivare un potente elettroshock! Sveglia!!! Quando ci ritroveremo insieme come Comunità cristiana “nulla sarà più come prima”!
La cattiva (neanche poi così tanto!) notizia è che nessuno troverà più “il suo posto” così come lo aveva lasciato: fine del “abbiamo sempre fatto così”!
Quella buona è che si sono creati tanti, ma tanti di quei “posti” che non avete neanche l’idea! Nella Chiesa c’è sempre stato posto per tutti! Dopo questo periodo… tutti coloro che vorranno troveranno il loro posto… rigorosamente gratuito, parola di Gesù! Non vedo l’ora… anzi è già venuta!
don Lorenzo
Buona domenica
Non so voi, ma a me manca questo saluto domenicale. Sono due mesi ormai che celebriamo la Messa senza la presenza dei fedeli; l’ultima volta è stata la mattina di domenica 23 febbraio…
Per la verità più che il saluto mi manca il volto delle persone, non poterle guardare in faccia e stringere loro la mano, dicendo: arrivederci a domenica prossima.
Questo mi rende pesante questa clausura, che costringe a stare in casa; una clausura resa ancora più pesante dai numeri e dalle statistiche, che riempiono ogni giorno i vari notiziari…
Durante la quaresima, pazienza; eravamo solo all’inizio e la quaresima poi invita a stare ritirati, come Gesù nel deserto o sul monte della “quarantena” … ma adesso che è Pasqua!
Non solo ci è tolta la gioia, ma anche la stessa solennità… non se ne parla, perché ciò che conta sono i numeri, le statistiche: quanti contagiati, quanti guariti, quanti in terapia intensiva, quanti morti… Numeri, non persone… alla faccia dello slogan della Conad!
Poi mi capita di guardare dalla finestra e vedere il carro funebre fermarsi davanti alla chiesa per la benedizione e sapere che era una persona cara, che quando la incontravo mi abbracciava e mi salutava con un largo sorriso, chiedendomi come stavo…
Tra poco arriverà la fase 2, ma per quelli della mia età non cambierà nulla, la clausura deve continuare per il bene di tutti, si dice! Ma proprio in questa situazione emergono tanti pensieri: dipendono solo dalla mia deformazione professionale?
Ne condivido uno personale, ma non troppo. Ho scelto io di lasciare il ruolo di parroco e diventare vicario… A spingermi è stata la consapevolezza, che arriva un momento nella vita in cui bisogna lasciare spazio e ritirarsi nel bosco – come diceva il Card. Martini – a ringraziare il Signore per tutto quello che si è ricevuto e prepararsi a “mendicare”, cioè a stendere la mano per quello che la vita ancora riserverà.
Non è detto poi che il bosco possa riservare ancora gioie e sorprese…
Auguro a tutte le persone anziane della nostra comunità di far tesoro di questo momento preciso della pandemia per un nuovo ricominciamento e trovare tanta gioia e buone sorprese nel «bosco».
don Piero
Faccio la mia parte
In questo periodo molti chiedono… e, grazie a Dio, qualcuno dà. Non raccogliamo offerte in chiesa da due mesi… Come si può fare?
⇒ Usando le cassette (una per i poveri e una per la parrocchia) all’ingresso della chiesa
⇒ Bonifico:
SMB IT05S0503401651000000004338
SGA IT79T0503401651000000004339
⇒ Carta di credito: -> clicca!
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