«Io vorrei prendere questa occasione per iniziare un discorso semplice e familiare che servisse a farmi conoscere dal clero e dai fedeli della Chiesa Ambrosiana e avviasse con ciò un dialogo di mutua conoscenza e trasparenza. Senza questo infatti non è possibile formare una comunità di fede».
Queste sono le prime parole del Cardinal Martini rivolte alla nostra chiesa di Milano. Le ha pronunciate il 10 febbraio del 1980 sulla piazza del duomo dopo aver percorso a piedi alcune vie. Lo ricordo avvolto nel suo mantello nero con il volto sereno: sono passati quarant’anni. Un particolare mi colpisce in quel ricordo: il nuovo vescovo camminava tra la gente con un libro in mano.. il Vangelo. Ho, come penso tanti di voi, sentimenti di viva riconoscenza per questo grande studioso della Bibbia e spesso mi tuffo in quell’abbraccio particolare che mi ha generato al ministero andando in duomo presso la sua tomba dove la preghiera sgorga dal cuore: LAMPADA PER I MIEI PASSI è LA TUA PAROLA.
La Bibbia con Martini ha dato forma a tante idee e proposte pastorali: Assemblea di Sichem, Gruppo Samuele, Cattedra dei non credenti, Scuola della Parola.. chissà che possano ancora ispirarci per la Quaresima.
dG
Come la pioggia e la neve
…scendono giù dal cielo e non vi ritornano senza irrigare e far germogliare la terra, così ogni mia parola non ritornerà a me senza operare quanto desidero, senza aver compiuto ciò per cui l’avevo mandata.
Possiamo iniziare a dire grazie al nuovo Consiglio Pastorale! L’ultima riunione è finita quasi a mezzanotte, ma questo è dovuto prima di tutto all’entusiasmo dei Consiglieri: tutti vogliono partecipare attivamente a prendere le decisioni che riguardano la Comunità! Proprio lì è nata l’idea di fare un cammino che ancora una volta ci aiuti a metterci in ascolto della Parola di Dio. Ed è stato spontaneo trovare una figura di riferimento che ci potesse accompagnare in questo itinerario: il nostro amatissimo Arcivescovo Carlo Maria Martini.
In questa Quaresima, però, vogliamo vedere con i nostri occhi quel miracolo che cantiamo con il ritornello che fa da titolo – e che in realtà sono due versetti del libro del profeta Isaia (55, 10-11)- cioè non vogliamo solo ascoltare passivamente delle belle meditazioni, ma toccare con mano che, quando si ascolta davvero, la Parola produce sempre nuovi frutti nel concreto della nostra vita!
Ecco perché i venerdì saranno diversi dal solito, le domeniche pure… e i sabati anche!!! E anche nella Messa qualcosa sarà un po’ più vivo: la “preghiera dei fedeli”, o “universale”, sarà davvero fatta da tutti noi (“fedeli”) e cercheremo di pregare proprio per tutti (“universale”). Ma prima di tutto cercheremo di farla nascere dall’ascolto della Parola di Dio: se il nostro cuore è terra buona, quando arriva un seme della Parola… produce anche cento preghiere!
Allora iniziamo fin d’ora ad invocare lo Spirito perché dissodi il terreno e lo renda fertile e desideroso di pioggia feconda!
don Lorenzo