C’è chi pensa che l’oratorio è “casa che accoglie”; alcuni sostengono che oratorio è “la parrocchia che evangelizza”; altri sottolineano che è “scuola che avvia alla vita” o un “cortile per incontrarsi tra amici”.
Gesù è giovane sempre: Gesù ama ogni giovane. Per me l’oratorio è questo.
Gesù ama nel giovane la sincerità, quella spinta a buttarti in faccia la verità in maniera diretta a costo di scoperchiare le ipocrisie del mondo adulto.
Gesù ama nei ragazzi la mente e l’animo aperto, quel mettersi in ricerca della felicità senza paura annusando profumi ed esperienze colme di vitalità.
Gesù ama più di tutto la libertà del cuore nei giovani, quello spazio infinito che accetta le sfide impossibili per dare novità alla storia.
Gesù ama l’interiorità del giovane come un nocciolo intenso a cui si aggrappa la succosa polpa del coraggio e la colorata scorza della gioia di vivere.
Gesù ama nei ragazzi e nelle ragazze l’amicizia come una danza sciolta e spontanea intorno alla musica del bene.
Gesù ama la generosità dei giovani.. più di tutto.
Gesù ama ogni giovane per questo lo protegge dal male e gli insegna a lottare contro ogni forma di dubbio e ambiguità.
Gesù ama tutti i giovani cercandoli e incontrandoli per strada, a scuola, nei locali. Gesù ama il cuore del giovane che cade e si ferisce, curandolo con la misericordia del suo sguardo pieno di comprensione e rispetto. Gesù ama il giovane che abita in ogni cuore umano consegnando il suo tesoro più prezioso che è la fiducia e la stima del suo Spirito.
Quando parliamo di oratorio non penso alla struttura, ai progetti e neppure alle tradizioni, ma a “tirar fuori” (educare) l’amore di Gesù per i giovani oggi.
Questo fa bene ai nostri ragazzi ma soprattutto fa bene a ciascun parrocchiano. Venerdì 31 gennaio festeggiamo san Giovanni Bosco, un amico dei giovani: in questa settimana, che chiamiamo dell’educazione, portiamo a Gesù i nostri bambini, ragazzi, adolescenti e giovani. È un amico sicuro che sarà sempre al loro fianco.
don Giuseppe
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