“Ali”

Nazaret

“Non si può tirare un albero perché cresca più in fretta: nella vita è iscritta una legge che confida nel tempo come condizione necessaria per il suo sviluppo, non solo per le piante. Il tempo di Nazaret, quello in cui “non succede niente” è necessario per la maturazione delle persone e per la riforma della Chiesa. Certo per le piante e i fiori c’è una sorta di automatismo, per le persone e la Chiesa sono necessari la presenza dello Spirito e l’esercizio della libertà delle persone.”

Il nostro arcivescovo Mario evidenzia queste settimane come il tempo di Nazaret: gennaio e febbraio.

Nazaret, lo sappiamo tutti, è il villaggio dove Gesù ha trascorso più giorni dei suoi trentatré anni sulla terra. È la comunità dove è cresciuto imparando dagli uomini ad amare. Nazaret racconta Gesù presente lì con i suoi compaesani: come un figlio che respira il profumo degli esseri umani.. come un giovane che entra nel coro della gente educata. Nazaret è la cittadina che educa Gesù.

Trovo significativo proprio in questi giorni di Nazaret vivere la settimana dell’educazione. Quelli che vengono chiamati i “dì della merla”, i giorni più freddi dell’anno, ci consegnano il calore dell’amorevolezza di don Bosco. Dal 24 al 31 camminate con i piedi per terra e con il cuore abitate il cielo.

dG

Piatti

Sì, normalissimi piatti, anche vecchi e spaiati, saranno protagonisti della Festa della Famiglia 2020!

Il 26 gennaio, a grande richiesta, riproponiamo a tutte le famiglie della Comunità la FiFa (la Fiducia delle Famiglie!) per cui tutti quelli che vorranno partecipare avranno l’occasione di pranzare insieme ad un’altra famiglia e… scoprire nuovi fratelli!

Come l’anno scorso ringrazieremo il Signore per gli Anniversari di Matrimonio in una domenica di maggio (quest’anno sarà la domenica 24) e celebriamo la Festa della Famiglia mettendoci davanti al Signore così come siamo, ciascuno con la famiglia in cui vive.

A tutte le Messe di entrambe le Parrocchie dobbiamo ricordarci di venire portando un piatto. D’altra parte è normale che per mangiare si usi un piatto. E a Messa – ormai lo sanno tutti! – si va per mangiare! Ogni famiglia (anche quelle composte da una persona sola!) si recherà all’altare nel momento dell’offertorio per appoggiare il suo piatto perché il Signore lo riempia di buon cibo. Alla fine della Messa (dopo esserci nutriti di Gesù stesso!) i nostri piatti saranno ricolmi della sua Parola! E allora ognuno potrà riportare a casa il suo piatto e appenderlo in un posto ben visibile perché quella Parola possa nutrire per un anno intero tutta la famiglia.

Chi partecipa alla FiFa verrà alla Messa delle 10.30 a SMB e allora sarà ancora più bello portarsi a casa il piatto perché ci ricorderà anche un pranzo speciale: pranzare tra fratelli nel Signore è ciò che proprio lui ci ha comandato di fare in quella sera nella quale ha donato tutta la sua vita perché avessimo vita. Mangiare insieme tra cristiani semplicemente per il fatto che si è cristiani… rende presente proprio Gesù in mezzo a noi!

Buona Festa della Famiglia a tutti, ma proprio a tutti!

don Lorenzo

In famiglia

La consapevolezza dell’emergenza educativa ha dato vita alla proposta di organizzare la Settimana dell’educazione in prossimità della memoria di san Giovanni Bosco praticata in molte comunità. Suggerisco di invitare non tanto a iniziative ulteriori e alla convocazione di incontri per ascoltare esperti, quanto piuttosto a passare qualche tempo in più in famiglia, cogliendo l’occasione per pregare insieme, per dialogare con calma, leggere o rileggere insieme qualche testo significativo per la storia della famiglia. Mi permetto di proporre qualche esempio per accendere la fantasia: rileggere l’omelia per il giorno del matrimonio, il testamento spirituale del nonno, qualche brano di Amoris Laetitia di papa Francesco.

Arcivescovo Mario Delpini

-> Scarica Ali_058_12-01-2020.pdf