Carissimi, «rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi». Come Paolo, anch’io scrivo a tutti i fedeli della diocesi ambrosiana animato da ammirazione e gratitudine. La missione è obbedienza al mandato di Gesù, risorto e Signore, presenza amica e fedele. Non è impresa solitaria: ha la sua radice nella comunione, è praticabile da una fraternità, ha come intenzione di convocare per edificare la comunione dei molti che diventano un cuore solo e un’anima sola. I discepoli si purificano da ogni tentazione di proselitismo, di esibizionismo. Cercano di contrastare ogni inclinazione alla timidezza, al ripiegamento su di sé. Si liberano da ogni complesso di inferiorità. Obbediscono al Signore e vivono come inviati per annunciare il Vangelo. Sono chiamati a identificarsi e a riconoscersi nel mandato di Gesù, così da poter dire, come suggerisce papa Francesco, «io sono missione».
I discepoli, pertanto, condividono i sentimenti di Gesù, guardano gli altri con il suo sguardo. Leggono la storia come storia di salvezza e attesa del Regno che viene. Partecipano della sua gioia, la pienezza della gioia. Essere discepoli è ardere del fuoco dello Spirito. La missione è l’obbedienza al mandato di Gesù che trova risonanza e motivazione nell’intima persuasione della grazia ricevuta e in una sorta di spinta interiore a irradiare la gioia di essere salvati, a condividere la fede al punto da sperimentare l’edificarsi della comunione. La condivisione dei sentimenti di Gesù rende possibile ai discepoli amare come Gesù ha amato, amare le persone. Non basta cercare cure palliative alla disperazione di essere nati per morire. Gesù rende capaci i discepoli di quell’amicizia che offre la parola che libera, la testimonianza della grazia che salva, la condivisione della speranza che non delude. Gesù, infatti, è la vita e chi vive e crede in lui non muore in eterno. Ogni situazione può diventare occasione. Paolo in carcere invece di deprimersi e scoraggiarsi trasforma la sua situazione in una occasione «per il progresso del Vangelo». Il mese missionario straordinario non è un evento, ma un richiamo a vivere con continuità, gioia, fiducia la dimensione irrinunciabile della missione nel territorio. Mario Delpini Vescovo
Elezione dei Consigli
Domenica scorsa 810 persone che frequentano la Messa (sia a SMB che a SGA) hanno scelto 21 Consiglieri tra i 32 che si erano candidati: una bella partecipazione!
I Consigli saranno proclamati ufficialmente davanti a tutta la Comunità nelle Messe di domenica 10 novembre, come prevedono le regole della Diocesi. Prima, infatti, occorre che il Parroco designi altri Consiglieri (al massimo un numero pari alla metà degli eletti), che convochi il Consiglio Pastorale per farsi suggerire i membri del Consiglio per gli Affari Economici, che designi anche quest’ultimo e che tutti i Consiglieri di entrambi i Consigli firmino l’accettazione della carica.
Mentre si svolgono queste operazioni continuiamo a pregare perché lo Spirito santo ne sia il protagonista e soprattutto perché attraverso il servizio di queste persone guidi la nostra Comunità sulla strada del bene!
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