Da adulti difficilmente ci si mette a correre. Tanto più da anziani.
Se non si è sportivi o desiderosi di mantenersi in forma, correre si riduce a quello scatto nello spiraglio del traffico per attraversare con successo la strada oppure al passo affrettato per non perdere il tram quando si è in ritardo. Gli adulti in molti hanno una vita di corsa ma raramente “corrono”.. I bambini sì, i ragazzi certo, i giovani talvolta. Gli anziani non riescono più..
Nella bibbia si racconta di un anziano, ultraottantenne che corre. Tutti ricordano Abramo in quel primo pomeriggio in cui riceve la “visita” di tre viandanti. L’ora è la più calda del giorno e il patriarca, appesantito dai fastidi della vita, viene sorpreso da un moto interiore che gli ridona energia. Pieno di vigore si mette a correre e a far correre tutta la sua gente per dar forma all’accoglienza dei misteriosi pellegrini. È stupendo l’attimo in cui si descrive il suo cuore prima intristito da una incompiuta promessa che lo fa sterile e poi galvanizzato in uno slancio insperato: “all’armento corse lui stesso, Abramo.”
Corre Abramo perché sente che è il momento di aderire alla vita dicendo “sì”. Accade che la sua premurosa accoglienza è premiata: diventa fecondo.. padre. È quella “situazione” in cui l’uomo di fede coglie l’ “occasione” e non ci pensa due volte: CORRE! Ha intravisto la mèta e corre.
Con la festa dell’oratorio inizia il percorso di fede proposto ai più giovani delle nostre parrocchie.. ecco lo slogan ORA CORRI. È quasi un invito dello Spirito alla nostra comunità pastorale: ci sono ragazzi, adolescenti e giovani.. tanti nel nostro quartiere. Ogni famiglia e ogni adulto, anche i più anziani, non ci deve stare troppo a pensare: corriamo ad accoglierli nel nome di Gesù. Lo scatto ci renderà fecondi nella fede e non solo.. anche nell’amore fraterno.
don Lorenzo don Giuseppe
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