Per il progresso e la gioia della vostra fede
La strada che unisce via Termopili e via Oxilia è presto fatta a piedi. In questa prima settimana ho percorso queste poche centinaia di metri sul marciapiede delle nostre vie almeno tre volte al giorno. È tutta una novità per me. Mi sono sentito come un filo nelle mani esperte del sarto che cucendo tiene saldi i lembi del vestito. D’altra parte l’andare avanti e indietro tra le due chiese mi ha permesso di respirare lo “spirito” che vi abita.
Entro a san Gabriele. Fresco e gentile mi viene incontro l’arcangelo. Immerso nella cascata di luce su quel “sì” di Maria al messaggero del cielo. È l’alfa di Gesù nella carne.. L’inizio nel grembo di donna. Qui lo spirito vibra di novità e timore: come quel giorno a Nazareth.
Arrivo a santa Maria Beltrade. Avvolto di tenerezza mi accorgo del giovane discepolo ai piedi dell’albero della croce: Giovanni l’amato. L’abside raccoglie l’intenso e profondo doloroso “sì” di Maria nel momento della consegna. È l’omega di Gesù nella carne.. Il compimento nel grembo della terra. Qui lo spirito vibra di mitezza e accoglienza: come quel giorno sul Golgota.
Novità, timore.. Mitezza, accoglienza: ecco lo spirito che respiro nelle nostre chiese. Lo accolgo. Nel mio cuore diventa uno solo. Anch’io rinnovo il “sì” al mandato di tenere unite due chiese.
Poi penso al mese di settembre in questo anno: le nostre due feste (15 Addolorata – 29 San Gabriele) capitano di domenica. Coincidenza? È il disegno di Dio a dare “valore di festa” alle nostre due chiese: un solo spirito le attraversa.. Una sola volontà di farci respirare accanto alla Madre del “sì” l’inizio e il compimento della vita di Gesù sulla terra. Restiamo saldi in questo meraviglioso spirito.
don Giuseppe
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