Tanti mi chiedono chi (tra me e don Giuseppe) si occuperà dell’Oratorio, del Catechismo, del doposcuola…
Domande legittime che denotano certamente attenzione e magari anche un po’ di apprensione da parte di chi le fa. Ci stanno.
Però vorrei chiedere a tutti di fare un piccolo sforzo per avere un grande vantaggio: proviamo a sollevare un attimo lo sguardo dall’urgenza, proviamo ad allargare gli orizzonti!
Faccio degli esempi: in alcune parrocchie di Milano il catechismo si fa una volta al mese alla domenica insieme ai genitori, in altre lo si fa tutti al sabato… insomma, chi l’ha detto che la cosa più giusta sia fare come si è sempre fatto?
Ecco… allora io e don Giuseppe abbiamo pensato che almeno per un mese non possiamo rispondere alle domande “pratiche” perché ci diamo questo tempo per metterci in ascolto! Speriamo di incontrare tanti di voi anche personalmente e crediamo che tutti insieme troveremo il modo più bello per essere una Comunità in cammino.
«Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza» era la Parola di Dio di domenica scorsa. Proviamo a metterla in pratica!
dL
La situazione è occasione
Oggi, sabato 7 settembre 2019, per la nostra Comunità Pastorale è un giorno un po’ speciale. Tutto il Consiglio Pastorale si riunisce insieme ai due Consigli per gli Affari economici, al Consiglio dell’Oratorio, alla Commissione Liturgia, ai Ministri dell’Eucarestia, agli Educatori, alle Catechiste, ai Lettori, gli Operatori Caritas, a tutti quelli che svolgono qualche servizio in Parrocchia…
E non è un appuntamento per una qualche cerimonia di facciata! Al contrario, il desiderio è quello di una partenza per questo nuovo anno che ci veda tutti riuniti in ascolto davanti al Signore. Certo, ascoltandoci e conoscendoci sempre di più tra di noi, ma aprendo il cuore soprattutto alla voce dello Spirito, che spesso fa sorprese!
Ecco cosa ci dice in proposito il nostro Vescovo: “Solo la freschezza e la potenza dello Spirito può rendere le nostre comunità presenza di luce, parola di consolazione, messaggio di speranza, casa accogliente di fraternità. Sono convinto che lo Spirito di Dio ci conduce verso la pienezza della luce e della gioia. Invito tutti alla docilità umile e fiduciosa che si esprime nell’attenzione a quello che lo Spirito dice alle Chiese”.
Che bello pensare che possiamo essere presenza di luce, parola di consolazione, messaggio di speranza, casa accogliente di fraternità!
Anche la situazione che ci troviamo a vivere del cambio di un sacerdote può e deve diventare occasione perché tutta la Comunità sia sempre più docile allo Spirito!
don Lorenzo
Finalmente San Gabriele!
Negli ultimi tempi bisognava dare per scontato che i problemi legati ai lavori (e alle relative raccolte di soldi) riguardassero sempre solo Santa Maria Beltrade… ora non è più così!
Forse non tutti sanno (o non ricordano) che da gennaio 2019 la Parrocchia di San Gabriele è rientrata in possesso di tutto il piano seminterrato della casa parrocchiale (i locali sotto alla segreteria), che negli anni d’oro della attività oratoriane sono stati teatro di innumerevoli incontri e pranzi storici!
Sono due belle aule, una cucina un tempo attrezzata per grandi numeri e i bagni. In realtà tutto in disuso e tutto… senza riscaldamento!
Chiudendo gli occhi e immaginando tutto il piano adeguatamente ristrutturato, lo si potrebbe usare per tantissime attività: da ritrovo per gli anziani a luogo di aggregazione per adolescenti o giovani, da spazio mamme-bambini a locali per attività caritative… ma gli occhi dobbiamo tenerli ben aperti, fare saggiamente un passo alla volta e arrivare a realizzare ciò che veramente serve.
Il minimo indispensabile per poter mettere piede nei locali è: avere il riscaldamento e risanare il muro di contenimento perimetrale, che essendo contro alla terra sotto al marciapiede non può essere sanato dall’esterno. Ed ecco spiegate le foto sulla sinistra: le varie fasi di risanamento del muro. Mancano solo le piastrelle e poi ci siamo!
Quanto al riscaldamento, c’è da dire che anche tutto il piano degli uffici della segreteria era rimasto al freddo per alcuni anni (fatto salvo il condizionatore usato come riscaldamento in inverno). Il cosiddetto “circolo” (ora si chiama “saloncino”!) era riscaldato da una caldaietta a gas che… spesso faceva arrabbiare!
Ora (nello stesso locale dove fu un tempo) stanno installando una nuova caldaia che servirà tutte le zone interessate, naturalmente dopo aver ricollegato i tubi che erano stati tagliati e aver fatto nuove tubature dove necessario (vedi le foto di destra).
E i soldi? Per dire un numero indicativo la spesa si aggirerà attorno agli 80mila euro. Attualmente la Parrocchia dispone di più della metà di questa cifra, ma certamente chi vuole bene alla Parrocchia inizierà a contribuire! E poi c’è da dire che dovremo presto affrontare lavori ben più consistenti, ma questo lo rimandiamo alla prossima puntata!
A che punto siamo?
Buongiorno a tutti sono la nuova centrale termica della casa parrocchiale di Santa Maria Beltrade! Credo che ormai mi conosciate già tutti perché sono nata “non programmata”: tutto è nato da un’ingiunzione del Comune di Milano che ha costretto la Parrocchia a sostituire la caldaia a gasolio…
I lavori non sono ancora terminati, ma sono a buon punto! Tenuto conto dei tempi della burocrazia… speriamo di poter aprire il gas e accendere il riscaldamento in tempo per il 15 ottobre!
E i pagamenti come vanno? Di per sé non vanno male neppure quelli: il costo totale dell’impianto ammonta a 52mila euro, ne abbiamo già pagati 31mila e ne restano ancora 21mila da pagare.
Quanti ne abbiamo in tasca?
Questa è la domanda più difficile perché sul conto corrente oggi ce ne sono 30mila, ma dobbiamo pagare più di 4mila euro di Tari, una bolletta arretrata del gas di quasi 15mila euro e altre scadenze ordinarie.
Inoltre… ci sono i debiti! Con l’operazione “Torniamo a galla” ci siamo prefissati di estinguerli e siamo partiti bene: finora (in quasi un anno) abbiamo raccolto 53mila euro, ne abbiamo restituiti 30mila ai nostri creditori (e ne restano da restituire altri 127mila) per cui 23mila di quelli che abbiamo in banca… idealmente non dovremmo usarli per pagare le fatture!
Insomma… occorre riprendere con coraggio la gara di generosità!!!
Sarebbe davvero importate che molti facessero una sottoscrizione per una quota mensile fissa! Non diciamo quanto abbiamo raccolto durante l’estate perché… è davvero un po’ poco.
Scarica Ali_040_08-09-2019.pdf