“Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi”. Così dice il proverbio.
L’interpretazione comune è che per tradizione si fa di tutto per passare il Natale in famiglia, mentre a Pasqua ci si sente liberi (quando c’era la neve… di andare a sciare, ora la scelta è molto più ampia).
Ancora non è chiaro nella testa di molti che la celebrazione più importante dell’anno per la Chiesa è la veglia pasquale (quanti ragazzi la vivono?!). Quindi… niente di più sbagliato della interpretazione comune del proverbio!
Ma si potrebbe ipotizzare una nuova interpretazione: vabbè, il Natale si sa che si passa in famiglia, ma la Pasqua… è una scelta!
D’altra parte lo ha detto Gesù che “chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre”… per cui la famiglia con la quale celebro la Pasqua è quella che mi scelgo io, è la famiglia di coloro che sono rinati nel fonte battesimale, sono i fratelli e le sorelle che il Signore mi ha posto accanto perché fossimo una cosa sola… È la comunità cristiana nella quale vivo (che se no, muoio!).
E dunque se quest’anno passo la Pasqua a Sharm El Sheikh, non è per questioni tradizionali di famiglia… ma perché l’ho voluto io!
Speriamo di essere una comunità che vuole diventare famiglia!
dL
Via crucis
La foto è un po’ “mossa”, ma ci stavamo muovendo anche noi, l’anno scorso in Viale Monza. Sperando che non piova, lo faremo anche quest’anno: la via crucis è un prima di tutto un cammino.
Dobbiamo sempre stare in guardia: mai pensare di “dimostrare pubblicamente” che ci siamo, che siamo tanti… (del resto è una tentazione piuttosto d’altri tempi!). Piuttosto camminare – sì in pubblico almeno ogni tanto – per ricordare, prima di tutto a noi, dietro a chi stiamo camminando!
E non è mai troppo semplice né scontato essere persuasi che sia bello seguire uno “che ha fatto una fine così”! A meno che abbiamo imparato giorno per giorno che non c’è fine più bella (“non c’è amore più grande…”) di chi dona la vita.
E allora, troviamoci tutti venerdì, a camminare in questo amore!
don Lorenzo
Giovani in silenzio
Da milanese sempre di corsa quale sono, non vedevo l’ora di poter staccare da tutto anche solo per un paio di giorni. Non per fare vacanza, bensì per spegnere il telefono e vivere quello che è stato un weekend di comunione con gli altri e con Dio. Con alcuni ragazzi del nostro gruppo giovani e di quello di altre due parrocchie del decanato, ho partecipato ad un ritiro di quaresima a Rovio (Svizzera), nella Fraternità Francescana di Betania o – almeno per noi – i “frati azzurri”. Il loro carisma di ospitalità e accoglienza si è sentito fin da subito e ci siamo trovati come a casa.
Fra Raffaele ha iniziato con una bellissima catechesi sul senso della Quaresima, questi 40 giorni che ci servono ad allontanare ciò che ci allontana da Dio. Sono giorni di prova, ma che preludono a qualcosa di molto più grande, non solo qui nella vita terrena, ma anche oltre. Quel “di più” che ci viene promesso inizia dalla relazione con Dio, un dono speciale che ci permette di vivere anche i momenti di sofferenza certo non felici, ma in pace.
Abbiamo seguito tutti i momenti di preghiera comunitaria insieme ai frati e alle sorelle (eh sì, gli azzurri comprendono anche le donne) con una menzione speciale alla preghiera notturna: dalle 3 alle 4 del mattino ci siamo riuniti in una cappellina dedicata all’adorazione eucaristica e abbiamo recitato salmi, ascoltato letture e recitato il rosario. Oltre che una prova, è stata sicuramente una bella e profonda esperienza.
Domenica siamo stati catturati dalla testimonianza di vita di sorella Veronica che, dopo una vita dura e piena di dolore, ha trovato la sua resurrezione nell’incontro con Dio. Dopo un doverosissimo tempo di silenzio per riflettere su quanto ascoltato e vissuto, abbiamo fatto una piccola condivisione conclusiva di questa esperienza, da cui è emerso quanto ciascuno di noi si sia portato qualcosa di importante a casa: che fosse una domanda, una risposta, un impegno. Ciò che è certo è che questa full immersion nella Parola e nel dialogo con Dio ci ha rigenerati e siamo più che mai nel giusto spirito per vivere la Pasqua che viene.
A tutti i miei amici, a don Antonio, agli “azzurri”, e all’intera comunità pastorale, PACE E BENE!
Clarissa
Corpo di Cristo ossia Chiesa
Scrive S. Agostino: “Affida il passato alla misericordia di Dio, il presente al Suo amore e il futuro alla Sua provvidenza“. Per il passato ho molto da farmi perdonare, ma anche da ringraziare il Signore perché ho consigliato nel consiglio pastorale diocesano quattro Arcivescovi, i Decani del nostro decanato di Turro e i parroci di S. Maria Beltrade e poi della Comunità pastorale. Affido tutto ciò alla misericordia del Signore e il futuro alla sua provvidenza.
Ritengo che tutti i cristiani possono divenire dei bravi consiglieri pastorali, purché amino il Signore e vogliano divenire veri discepoli suoi e testimoni del suo Amore. Non vanno bene quelli che vogliono solo ”curiosare” nella vita della comunità, nemmeno quanti cercano o difendono poteri e posizioni, perché il Consiglio pastorale non è un parlamentino. Il consigliare è un’espressione di una Chiesa Sinodale fedele al Concilio Vaticano II.
Per il Signore ciò che succede nella Chiesa e nella società è cosa strettamente collegata. S. Ireneo diceva che “La Gloria di Dio è l’uomo che vive”. E tutti noi siamo nelle nostre case, nei posti di lavoro, nella scuola, negli ospedali, ovunque, non per caso ma per dare ad altri l’Amore di Cristo che abbiamo ricevuto nell’Eucarestia. Ovunque siamo, siamo Corpo di Cristo ossia Chiesa, Comunità cristiana, non singoli individui. Le difficoltà ma anche le prospettive della testimonianza quotidiana, poi, ritornano sull’altare, perché in Cristo tutto venga accolto e moltiplicato.
Paolo ci dice: C’è un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti (Ef 4,6). I Pastori sono segno sicuro di unità al servizio della Comunità; anche loro camminano accanto ai laici, perché la comunità cresce in Cristo nel cammino di tutti i suoi componenti.
Fermo Bizzini
Casa mia!
È stata davvero straordinaria la risposta all’appello lanciato un mese fa con un articolo dallo stesso titolo. Pensate che nel solo mese di marzo sono arrivate alla Parrocchia offerte per ben 14.390 euro! Ed è arrivato anche un prestito di 17.000 euro. Queste entrate ci hanno permesso di far fronte all’emergenza immediata. Grazie a tutti! Davvero incredibile!!!
D’altra parte dobbiamo anche considerare che il prestito… significa un debito da onorare. Eravamo partiti a novembre con l’iniziativa “torniamo a galla” che si proponeva di raccogliere nel più breve tempo possibile i 140mila euro di debiti che erano ancora da restituire. Anche lì siamo stati molto bravi: ne abbiamo raccolti quasi 35 e per ora ne abbiamo restituiti 30.
Ma ora dobbiamo tenere conto anche del nuovo debito di 17.
Quindi i debiti che ora abbiamo sono di 127mila euro.
Ma la cosa importante (e bellissima!) che sta capitando è che molti hanno capito cosa volesse dire l’articolo “casa mia”!
Alcuni si sono già impegnati a contribuire mensilmente non solamente per il rientro dei debiti, ma “per sempre”, cioè per la vita ordinaria della Parrocchia.
Chiameremo questa nuova iniziativa proprio “casa mia” per ricordarci che davvero la chiesa è la nostra casa comune che ci accoglie sempre tutti, senza distinzioni, dal giorno del Battesimo a quello del funerale. Sentiamola davvero nostra!
Possiamo usare, come sempre, i cestini della domenica, oppure:
www.beltradegabriele.net/casamia
GiraNoLo
GiraNoLo è un gruppo spontaneo nato all’interno della pagina Facebook NoLo Social District da un’idea molto semplice ma rivoluzionaria: un tipo di turismo completamente gratuito e 100% sostenibile.
Alla scoperta dell’arte, dell’architettura, della storia e delle curiosità a nord di Loreto.
Accompagnando centinaia di abitanti della zona per chiese, cortili, passaggi segreti, parchi, palazzi, raccontandone non solo la storia ufficiale e verificata ma anche le leggende e le vite di chi in quei luoghi ha vissuto, arricchendo la narrazione con performances artistiche, letture, poesie e musica.
Per far sentire chi ci abita più partecipe alla sua riqualificazione e preservazione.
Seguite le attività su
https://www.facebook.com/giranolo/
In arrivo presto anche un sito!
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