“Ali”

Consiglio Pastorale

Il Consiglio – si sa! – è un dono dello Spirito Santo. E il Consiglio Pastorale… che cos’è?! Una specie di riunione condominiale? Degli incontri per “i soliti che fanno tutto”? Un gruppo di “fedelissimi” del parroco? Un piccolo Parlamento che decide come spendere i soldi della Parrocchia? Un itinerario di particolare catechesi e approfondimento della Parola di Dio? Nulla di tutto ciò… ma anche sì: qualcosa di tutto ciò! Partiamo, però, da un fatto: tra pochi mesi dovremo rinnovare il Consiglio Pastorale e questo non può che riguardare TUTTI! Ciascuno di noi singolarmente e tutta la Comunità nel suo insieme. Appunto: la questione è, ancora una volta, capire cosa sia la Comunità, cioè la Chiesa! Che ce ne rendiamo conto o no, abbiamo ancora nel sangue una concezione di Chiesa troppo piramidale (e non è solo dovuto alla tradizione passata, ma forse ancora di più al modo in cui viviamo nella società, o al lavoro: pensate a come sono strutturate le aziende!). Insomma: la Chiesa (quella che scaturisce dal vangelo!) non si può assimilare a nessuna delle altre organizzazioni umane di cui facciamo parte. Assomiglia più ad un cerchio che ad una piramide… E nel cerchio non c’è un vertice! Assomiglia, dice San Paolo, ad un corpo nel quale tutte le membra hanno una funzione ben specifica ed importante, ma la cosa che importa di più è che tutte funzionino in armonia con le altre per l’utilità comune, perché un corpo smembrato… sarebbe morto!

Ma “alla fine decide sempre il Parroco”… sì: vero! Il Parroco (il Vescovo… il pastore) ha esattamente questo compito (cioè deve fare questo servizio!), quello di essere così in sintonia con ciò che lo Spirito sta dicendo attraverso la voce di ciascuno di noi, da essere sicuro di esprimere in maniera sintetica proprio la volontà del Signore (che tutti noi invochiamo di voler fare quando preghiamo il Padre che è nei cieli). Compito non facilissimo!!!

Ed è proprio per questo che ha bisogno di Consiglieri che siano attenti alla voce dello Spirito attraverso l’ascolto della Parola di Dio e di quella dei fratelli!

Esempio: quest’estate facciamo l’Oratorio Estivo o teniamo chiuso l’Oratorio? Facciamo una votazione e la maggioranza vince? Oppure lo facciamo perché lo ha deciso don Lorenzo? Nessuno dei due: siamo tutti unanimemente d’accordo, nessuno escluso!

Ma non è sempre così. E allora che si fa? I Consiglieri si stringono in cerchio, cercano di fare in modo che il cerchio racchiuda tutti i parrocchiani, che li si possa “abbracciare” tutti, che li si abbia a cuore tutti… e contemporaneamente provano a confrontare idee, parole e azioni con le parole e le azioni di Gesù…

Alla fine don Lorenzo è molto più sereno nel “prendere decisioni”, proprio perché così ha un po’ più la garanzia di non aver deciso “di testa sua”, anche se il suo compito è proprio quello di decidere per tutti.

don Lorenzo


27 gennaio speciale

Per la Festa della Famiglia i nostri sacerdoti hanno messo in moto un mucchio di iniziative, molto significative, che ci hanno dato la possibilità di mangiare assieme, giocare assieme, cantare assieme…

È stata un’occasione di fraternità, di comunione, di unione, per sentirci tutti amici e fratelli. Dobbiamo cercare di abbattere i muri di separazione e sconfiggere l’indifferenza.

Questi momenti ci hanno fatto capire che sono occasioni da non perdere, perché sono questi i momenti più belli per poterci conoscere, saperci stimare a vicenda e volerci bene. Sarebbe bello che tutti questi momenti, così belli, non fossero trascurati. Sono queste le occasioni che ci permettono di essere una Comunità viva e accogliente! Auguri a tutta la Comunità!

Rachele

Cosa ci fa un tostapane sull’altare? Sono le cose bizzarre che possono capitare quando il tuo parroco ti chiede di portare un oggetto di uso quotidiano da far benedire nel giorno della Festa della Famiglia. In casa non abbiamo avuto dubbi: il tostapane di Pietro Bizzini! Il regalo forse più semplice ricevuto nel giorno del matrimonio, che si è rivelato però uno degli oggetti più utili e il più caro. Più quotidianità di così…

Stefania

Alla festa della famiglia mi sono divertita molto perché ho conosciuto nuove persone e ho conosciuto meglio persone già intraviste. L’amicizia tra noi si è accumulata sempre di più sino a farci scambiare i nostri numeri di telefono. Abbiamo anche mangiato cose buonissime e abbiamo discusso sugli studi e sui lavori. Eravamo così in confidenza e amicizia che uno di noi ci ha raccontato tutta la sua vita e lui e un’altra persona sono arrivati anche a scambiarsi dei libri! Io non ho esperienza perché ho solo 11 anni, ma mia madre mi ha raccontato che è difficile trovare persone così gentili e affidabili. A me piacerebbe molto farlo più volte perché è così bello conoscersi e mangiare insieme che vorrei farlo ogni sabato e ogni domenica! Quando ci capita una cosa così bella noi non dobbiamo allontanarci, non fatevela scappare questa opportunità perché è davvero unica!

Chiara


LaNoLo

Da più di due anni il LaNoLo rappresenta una realtà di quartiere fatta di lana, accoglienza e risate.

È un gruppo costituito da appassionati di maglia ed uncinetto, ma qualsiasi tecnica legata ai filati è benvenuta.

Alcune parole chiave:

Incontro

Appuntamento fisso il giovedì, dalle 18 alle 20, in un bar del quartiere. Talvolta una pizzata o una sferruzzata al parco. Chiacchiere, aiuto reciproco e simpatia.

Solidarietà

Ogni membro porta avanti il proprio progetto, ma ogni tanto ci impegniamo ad aiutare persone con bisogni speciali, ad es. accessori per bimbi prematuri, coperte per senzatetto, etc…

Intraprendenza

Organizziamo regolari mercatini per vendere i nostri manufatti. Parte del ricavato viene destinato all’acquisto di lana per i nostri progetti solidali.

Venite a conoscerci. Rischiate di essere travolti da gomitoli. E affetto.

[email protected]

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