«Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione.»
Un’abilità mai sopita! Che probabilmente va letta anche a rovescio: pur di rifiutare il comandamento di Dio riusciamo persino a inventarci una tradizione e a rendercene schiavi!
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Lettura
Lettura del libro del Siracide 30, 2-11
Chi corregge il proprio figlio ne trarrà vantaggio
e se ne potrà vantare con i suoi conoscenti.
Chi istruisce il proprio figlio rende geloso il nemico
e davanti agli amici si rallegra.
Muore il padre? È come se non morisse,
perché dopo di sé lascia uno che gli è simile.
Durante la vita egli gioisce nel contemplarlo,
in punto di morte non prova dolore.
Per i nemici lascia un vendicatore,
per gli amici uno che sa ricompensarli.
Chi accarezza un figlio ne fascerà poi le ferite,
a ogni grido il suo cuore sarà sconvolto.
Un cavallo non domato diventa caparbio,
un figlio lasciato a se stesso diventa testardo.
Vezzeggia il figlio ed egli ti riserverà delle sorprese,
scherza con lui, ti procurerà dispiaceri.
Non ridere con lui per non doverti rattristare,
e non debba alla fine digrignare i denti.
Non concedergli libertà in gioventù,
non prendere alla leggera i suoi errori.
Salmo
Sal 50 (51)
® Signore, nel segreto del cuore m’insegni la sapienza.
Tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve. ®
Fammi sentire gioia e letizia:
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo. ®
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno. ®
Vangelo
Lettura del Vangelo secondo Marco 7, 1-13
In quel tempo. Si riunirono attorno al Signore Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è ‘korbàn’, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».