“Ali”

Unzione

Qualcuno si spaventa ancora un po’ perché qualche tempo fa questo sacramento veniva chiamato “Estrema Unzione”. Qualcuno potrebbe pensare “già che ci sono lo prendo anch’io”…

Come sempre gli estremi sono sempre sbagliati e davvero non vorrei che nessuno cadesse in queste esagerazioni!

Il Sacramento dell’Unzione dei Malati esprime proprio la tenerezza con la quale il Signore ci è vicino anche nella sofferenza. Ci è vicino, ci sostiene, ci dà forza perché possiamo vivere la sofferenza come lui! Con amore.

Ricevendolo si riceve anche il perdono dei peccati (ma chi è in grado di confessarsi, deve farlo) proprio perché sappiamo che il male che ci fa più male è proprio il peccato.

Lo possono ricevere le persone molto anziane e quelle gravemente malate.

È importante che chi desidera riceverlo lo comunichi in settimana in segreteria o ai sacerdoti: non è una cosa da improvvisare durante la Messa!

Sarebbe bello che potessero venire anche le persone che normalmente non escono da casa!

dL

Gratis!

«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Queste sono le parole pronunciate da Gesù quando inviò gli apostoli a diffondere il Vangelo, affinché il suo Regno si propagasse attraverso gesti di amore gratuito.

In occasione della XXVII Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà in modo solenne a Calcutta, in India, l’11 febbraio 2019, la Chiesa, Madre di tutti i suoi figli, soprattutto infermi, ricorda che i gesti di dono gratuito, come quelli del Buon Samaritano, sono la via più credibile di evangelizzazione. La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è “caro”.

La vita è dono di Dio, e come ammonisce San Paolo: «Che cosa possiedi che tu non abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). (Dal messaggio del Papa)

 Anche nella nostra Comunità, come tutti gli anni, viviamo questo momento come occasione importante non solo per le persone anziane e malate che riceveranno il Sacramento dell’Unzione, ma anche (e vorrei quasi dire “soprattutto”!) per tutti gli altri. È certamente giusto cercare di star bene (il bene fa bene!), ma è anche saggio riconoscere che non sempre stiamo bene e che occorre saper vivere bene anche quando non si sta bene! Non è un gioco di parole: è una verità molto importante che spesso cerchiamo di nascondere sotto al tappeto. Ma domenica ci mettiamo davanti al Signore sapendo che siamo tutti molto fragili, spesso malati e certamente… non eternamente giovani!

Cosa possediamo che non abbiamo ricevuto?! Allora, ancora una volta, sarà davvero bello dire grazie, fare “eucarestia”, tutti insieme. E magari ci sarà occasione anche di qualche gesto di profonda tenerezza!

don Lorenzo

IL CAMMINO DI SANTIAGO

Il Pellegrinaggio è certamente una delle esperienze di fede più forti e significative per un cristiano: ci ricorda che siamo esseri continuamente in cammino, alla ricerca della Verità e del compimento della nostra vita; ma anche che la nostra vera patria non è qui, sulla terra, ma nella “Gerusalemme Celeste”.

Il nostro Arcivescovo, proprio all’inizio della Lettera Pastorale di quest’anno, ha anche affermato che:

“l’immagine del cammino comporta quella della fatica, del tempo da trascorrere nel deserto, delle insidie e degli ostacoli da superare. Eppure il cammino, secondo l’esperienza dei pellegrini, non consuma le forze, non spegne il desiderio, non induce allo sconforto…  finché resta viva la promessa di Dio e l’attrattiva della città santa.”

Consapevoli di questo, noi preti del Decanato di Turro abbiamo deciso di invitare i nostri giovani a vivere in prima persona un Pellegrinaggio estivo verso Santiago di Compostela, lungo il Cammino portoghese.  Il nostro desiderio  è quello di proporre loro un’esperienza spirituale dove mettersi in ascolto di se stessi e soprattutto del Signore che parla al nostro cuore; dove vivere in modo sobrio ed essenziale, liberandosi di tante cose inutili, di tante comodità che spesso ci infiacchiscono e ci rendono pigri; dove scoprire quanto può essere generosa la Provvidenza verso coloro che si affidano più al Signore che alle proprie risorse e quanto è bello incontrare altri pellegrini che condividono il nostro stesso viaggio.

Sappiamo che la proposta è alta, ma siamo altrettanto convinti che coloro che avranno l’audacia di accoglierla vivranno una delle esperienze più affascinanti della propria vita!

Scarica il volantino
Scarica la brochure

L’ANIMAZIONE NON È UN GIOCO

Forse vi sembrerà strano, ma è già ora di pensare all’Oratorio Estivo… Sì, perché questo appuntamento che molti bambini e ragazzi aspettano con impazienza e che le famiglie sentono come un prezioso aiuto è forse il più impegnativo di tutto l’anno e il più complesso da affrontare. Non solo per i don e i loro collaboratori adulti, ma soprattutto per chi, come gli animatori, sarà impegnato tutto il giorno a stretto contatto con i bambini e con le loro esigenze.

Animare un Grest non è un gioco, ma un vero e proprio impegno educativo che non può essere lasciato all’improvvisazione o alla sola buona volontà degli adolescenti. Ecco perché diventa necessario iniziare il loro cammino di formazione con largo anticipo e con l’aiuto di chi, in questo campo, ha una marcia in più! Siamo dunque ben contenti di proporre ai nostri futuri animatori il percorso pensato e realizzati dai Salesiani dell’Oratorio di San Domenico Savio (Turro), che partirà già da domenica prossima!

Allora non c’è tempo da perdere: se non lo avete ancora fatto, contattate subito don Antonio ed iscrivetevi!!!
Scarica il volantino

Scarica Ali_017_03-02-2019.pdf