Il “ponte dei morti” non é solo un ponte per il lavoro…
Nell’era di internet tutti sanno tutto… o meglio tutti parlano di tutto, o meglio ancora usano le stesse parole, ma poi… chissà se con le stesse parole dicono le stesse cose?!
Per esempio se uno ha una bancarella sul mercato o un negozio di riparazione cellulari, Egiziano o Cinese che sia, sa che settimana prossima c’è il ponte dei morti. Ma cosa sarà per lui? D’altra parte anche tutti i nostri bambini ora “devono” festeggiare halloween, ma… chissà se sanno, per esempio, che significa “ognissanti”?!
Fatto sta che giovedì 1 novembre celebreremo la Festa di tutti i Santi (orario festivo della Messe!). Mi piacerebbe fare un’indagine (anche tra di noi che a Messa ci andiamo spesso) per capire che significato diamo alla parola “festa”!
E quindi come la celebriamo.
Non so nemmeno, a dire il vero, se tutti hanno presente che, appunto, la festa è quella dei Santi, non quella dei morti! E infatti il 2 novembre non è festa. La liturgia ci parla di “commemorazione”, cioè qualcosa che ha a che fare con la memoria.
Ecco… io credo che nel “ponte dei morti” tutti gli anni viviamo delle sensazioni particolari (magari anche solo perché torna l’ora solare, si accendono i riscaldamenti e ci si prepara all’inverno… ma anche questo non è un caso!) e provare a fermarsi un attimo per farsi una semplice domanda sul senso del ricordare (i defunti) e del fare festa (per i santi), ci potrebbe davvero aiutare a vivere molto meglio la nostra vita di tutti i giorni!
don Lorenzo
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